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Abstract – L’ansia e la depressione nei pazienti con infarto miocardico acuto: correlazioni con il sistema nervoso autonomo

Dott. Nicolò Renda
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia – Erice (TP)

M.G. Abrignani, G. Novo, S. Fasullo, M. Rubino, V. Novara, S. Novo, S. La Grutta, R. Lo Baido

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Introduzione

I disturbi dell’umore, quali ansia e depressione, hanno un ruolo di rilievo nell’eziopatogenesi delle malattie cardiovascolari.
E’ stato ipotizzato che una disfunzione autonomica potrebbe spiegare tale relazione. Sia in pazienti con infarto miocardico acuto (IMA), sia in quelli con ansia e depressione, infatti, sono state descritte una ridotta variabilità della frequenza cardiaca (Heart Rate Variability, HRV, espressione di aumentato tono simpatico) e un incremento della dispersione del QT (che indica un ridotto tono e/o un aumentato tono simpatico), fattori che sono anche correlati a un aumentato rischio di morte improvvisa nel postinfarto.
Lo scopo principale di questo studio è quello di stimare la prevalenza globale dell’ansia e della depressione, in pazienti con IMA.

Materiali e metodi

Sono stati inseriti 30 pazienti di entrambi i sessi (età media: 55+/-4) in fase di dimissione dopo un IMA e confrontati a un gruppo di controllo. A tutti i pazienti in terza o quarta giornata dall’IMA é stato somministrato il test Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS). Sono stati valutati i seguenti parametri cardiologici: la dispersione del QT ( differenza tra l’intervallo QT massimo e minimo all’ECG), la SDNN (msec) degli intervalli “normal to normal” (NN), e la low (LF) e la high frequency (HF) [range0,15-0,4 Hz]. Una prevalenza del tono simpatico è indicata da una LF/HF ratio >6).
Le analisi statistiche sono state effettuate con il t-test di Student per dati appaiati per il confronto tra medie e il chi quadro per il confronto tra frequenze.

Risultati

Alla HADS 24 pazienti presentava una maggiore prevalenza di disturbi d’ansia (65%) rispetto ai disturbi depressivi (35%), e maggiore rispetto ai controlli sani.E’ presente un ipertono simpatico, come dimostrato dall’elevatorapporto HF/LF.

Conclusioni

Questo studio evidenzia dati preliminari che indicano una correlazione fra i disturbi d’ansia e un ipertono simpatico nei pazienti con IMA.

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