Studio su 20 mila persone over 70, attenzione agli effetti collaterali
Le persone anziane in buona salute non dovrebbero assumere un’aspirina al giorno per proteggersi da infarto e ictus. Chi non presenta fattori di rischio, infatti, non ha nessun beneficio, mentre può avere effetti collaterali. A mettere in guardia nei confronti dell’assunzione della cardioaspirina senza prescrizione medica è uno studio apparso sul New England Journal of Medicine.
Per le persone che hanno già avuto infarti o ictus, ci sono benefici comprovati dell’acido acetilsalicilico, perché fluidifica il sangue e previene un secondo attacco. Tuttavia, alcune persone completamente sane scelgono di prendere l’aspirina per ridurre il rischio cardiocircolatorio. Per capire se questa autoprescrizione sia corretta, lo studio ha coinvolto 19.114 persone negli Stati Uniti e in Australia, senza storia di problemi cardiaci e di età superiore ai 70 anni. Alla metà dei partecipanti è stata somministrata un’aspirina giornaliera a basso dosaggio per cinque anni. Dai risultati emerge che questo non comportava benefici nella riduzione di eventi cardiaci.
Questo, spiega John McNeil, dell’Università di Monash, a Melbourne, “significa che milioni di persone anziane in buona salute che assumono aspirina a basso dosaggio senza una ragione medica, potrebbero farlo inutilmente”. Anzi potenziali effetti collaterali, come dimostra uno studio della Oxford University, pubblicato a giugno su Lancet. L’indagine, condotta per 10 anni su 3.166 pazienti ha mostrato che gli over-75 che assumono quotidianamente aspirina sono a maggior rischio di emorragie interne gravi o fatali. Sempre meglio assumere, insieme, anche farmaci che proteggono lo stomaco.