Inaugurata la struttura che si trova in piazza Pertini. Era presente anche il nuovo direttore generale della Asl Toscana sud est, alla sua prima uscita ufficiale
PRATOVECCHIO STIA – Anche l’Alto Casentino ha la sua Casa della Salute. La struttura è stata inaugurata questa mattina in piazza Pertini a Stia. Erano presenti l’assessore regionale Stefania Saccardi, il vice presidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis, il nuovo direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio d’Urso, il direttore sanitario Simona Dei, il direttore amministrativo Francesco Ghelardi, il direttore di Zona Evaristo Giglio, il sindaco Nicolò Caleri e tanti cittadini.
“Quando l’assessore Saccardi mi ha prospettato la possibilità di essere presente, come mio primo impegno, all’inaugurazione della Casa della Salute di una zona interna, ho accolto con entusiasmo la proposta, perché ci troviamo di fronte ad un esempio di quanto ha fatto negli anni Enrico Desideri, che saluto e ringrazio – ha dichiarato D’Urso – Equità di accesso ai servizi e alle prestazioni. È l’obiettivo che continueremo a perseguire e lo faremo con passione, in tutto il territorio aziendale”.
“Ringrazio il sindaco e la sua amministrazione perché hanno capito in quale direzione si stanno muovendo i servizi al cittadino – ha detto l’assessore Saccardi – E mi fa piacere vedere che sono presenti anche i sindaci di altri comuni del Casentino. Quando si attiva una struttura, questa non è solo di quel territorio ma è patrimonio di tutti”.
“Siamo molto felici di questa apertura perché conferma la volontà della Sud Est di consolidare i servizi più vicini al cittadino, soprattutto nelle aree più interne – ha commentato Simona Dei – Queste strutture sono risorse preziose per la salute dei cittadini ma anche per i medici di famiglia, che hanno l’occasione di lavorare meglio, di integrarsi tra di loro e con gli specialisti”.
“Dopo Poppi e Rassina, la medicina di iniziativa per la sorveglianza della patologie croniche si estende ad oltre il 75% dei 22 medici di medicina generale che fanno parte dell’Aggregazione Funzionale del Casentino (AFT) – ha dichiarato Giglio – La filosofia delle Case della Salute riguarda la presa in carico a 360 gradi del paziente, con la collaborazione e il coordinamento tra medici di base, specialisti, infermieri e servizi, in strutture facilmente accessibili e centrali”.
“Siamo onorati che il direttore D’Urso sia presente questa mattina qui a Stia e gli diamo un caloroso benvenuto – ha detto il sindaco – Per noi è una giornata importante perché garantiamo ai cittadini un servizio rafforzato. Dal mese di aprile partirà anche la navetta, che unirà alcuni punti del paese con la Casa della Salute. Ringrazio i dipendenti comunali e le associazioni che ci aiuteranno nella realizzazione di questo servizio”.
Nella Casa della Salute saranno presenti 4 medici di famiglia, 1 ambulatorio pediatrico, un poliambulatorio specialistico per attività di attesa (dermatologo, oculista, ginecologo) e un ambulatorio per la Medicina di Iniziativa, rivolta alle persone con patologie croniche (diabete, cardiopatie ischemiche, broncopatie). Un team composto da medico di medicina generale, infermiere e collaboratore di studio garantisce l’accesso diretto alle prime cure, ai prelievi ematici e alla prescrizione di visite specialistiche ed analisi (Cup), secondo il modello del “Chi prescrive, prenota”. Sarà presente anche un’assistente sociale per favorire l’integrazione tra area sanitaria e area sociale (casa, famiglia, non autosufficienza, disabilità ecc.). Sono infine previste sale per riunioni e audit. La Casa della Salute si trova lungo il viale di scorrimento che unisce Stia a Pratovecchio, facilmente accessibile e dotata di parcheggio per disabili.