I consigli del Servizio Veterinario dell’Azienda USL e le attenzioni per ridurne la presenza
Col cambio di stagione e di clima le cimici cominciano ad invadere le abitazioni, negli ultimi anni in maniera sempre più massiccia, risultando di difficile eliminazione, anche a causa della sostanza maleodorante che emettono quando vengono disturbate.
“Quelle che frequentano maggiormente le nostre case sono la cimice verde, la cimice marrone e la cimice asiatica che causa danni nei frutteti – chiarisce Maurizio Ferraresi del Servizio Veterinario dell’Azienda USL –. La maggior parte delle cimici è fitofaga e dunque in grado di provocare danni a colture erbacee e piante da frutto, ma non è pericolosa per l’uomo”.
Alcuni accorgimenti possono essere utili per limitare il fastidio e la proliferazione in ambiente domestico: scuotere il bucato esposto all’esterno prima di ripiegarlo, utilizzare infusi di tabacco o aglio da spruzzare su finestre, balconi zanzariere, oppure acqua calda e sapone, che ha un effetto disidratante sull’insetto. Se si utilizza l’aspirapolvere, utile per rimuovere le cimici dagli angoli più difficili, fare attenzione a non schiacciarle per evitare il cattivo odore. Esistono infine anche spray o polveri a base di piretro, che vanno sempre utilizzati seguendo tutte le precauzioni riportate sulle confezioni.
Tra le diverse specie, la cimice dell’olmo richiede un’importante azione preventiva che consiste nell’allontanamento di rami e arbusti di olmo dopo la potatura. Sono proprio tali accumuli, infatti, che possono fungere da nido e quindi portare a numeri molto elevati di cimici la successiva primavera. I danni più ingenti provocati all’agricoltura sono nel periodo di maturazione dei prodotti ortofrutticoli, chiarisce il Servizio Veterinario: la cimice verde attacca soprattutto pomodori e coltivazioni di verdure, mentre quella asiatica è responsabile di gravi danni ai frutteti (ad esempio le pere), con danni che, in passato, hanno sfiorato il 40-50% del raccolto.