Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli, i batteri che spesso hanno nomi difficili da pronunciare, sono ovunque e sono sempre di più in Italia quelli che resistono agli antibiotici. Tutto ciò prevalentemente a causa dell’uso inappropriato che se ne fa, basti pensare che quasi nel 50% dei casi in cui sono prescritti non sarebbero necessari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme sulla diffusione nel nostro Paese dell’antibiotico-resistenza, ma nel mare magnum di cattive abitudini diffuse c’è anche chi prova, con ottimi risultati, a effettuare un’inversione di tendenza. E’ il caso dell’esperienza virtuosa sul contenimento dell’uso di antibiotici in Medicina generale realizzata dall’Azienda Usl Irccs a Reggio Emilia. Un modello riconosciuto dall’AGENAS (Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali) come migliore esempio a livello italiano per uso razionale degli antibiotici.
Il caso reggiano è stata citato durante la puntata di sabato 9 marzo della trasmissione di RaiTre “Presadiretta” dedicata all’abuso di medicinali e alla conseguente resistenza dei microbi ad essi. Dopo aver riportato una serie di situazioni negative e molto problematiche, il programma ha menzionato l’esperienza di Reggio Emilia come caso ammirevole ed efficace di un corretto utilizzo degli antibiotici al fine di ridurre l’antibiotico-resistenza.
Ogni anno in Italia l’8% dei pazienti ricoverati contrae in effetti un’infezione ospedaliera, situazioni che possono essere letali in caso l’antibiotico non funzioni. Più di 10mila morti ogni anno, le infezioni in pratica fanno più vittime degli incidenti stradali. Il problema dell’antibiotico-resistenza, cioè dell’insensibilità dei batteri ai farmaci antimicrobici, è da alcuni anni drammatico in tutto il mondo, ma in Italia in modo particolare.
L’eccellenza individuata nella nostra realtà locale viene da lontano. Il progetto cui si riferisce la trasmissione televisiva riguarda il corretto utilizzo degli antibiotici in Medicina generale e ha consentito di raggiungere una notevole riduzione di prescrizioni, di poco superiore ai migliori dati europei, con risultati che sono stati pubblicati e presentati in più convegni in Italia e in occasioni a livello internazionale (a Vienna e a Stoccolma), raccogliendo apprezzamenti nonché, come riportato da Raitre, la segnalazione dall’AGENAS come migliore progetto per il contenimento delle resistenze sviluppato in ambito territoriale.
Nato da un’esperienza pilota positiva iniziata nel Distretto di Scandiano nel 2014, il progetto è stato in seguito esteso all’intera provincia e ha potuto raggiungere risultati brillanti grazie a un lavoro costante e multidisciplinare. La progettazione e il coordinamento sono stati curati dal dottor Pietro Ragni, responsabile aziendale dell’Area Rischio clinico. La rete di professionisti coinvolti comprende i medici della struttura ospedaliera di Malattie Infettive diretta dal dottor Giacomo Magnani, i laboratori di Microbiologia di Reggio Emilia e di Analisi di Guastalla, il Dipartimento Farmaceutico e i Medici di medicina generale della provincia, che sono i principali protagonisti del miglioramento raggiunto. L’azienda Usl Irccs di Reggio Emilia è impegnata nel contrasto all’antibiotico-resistenza con molti altri lavori che hanno già portato ad altrettanti ottimi risultati, tra i quali: la disponibilità di protocolli terapeutici informatizzati, l’adozione di tecniche diagnostiche innovative in Microbiologia, l’appropriatezza prescrittiva di farmaci nella Pediatria territoriale, la diffusione ai medici della sintesi dei dati microbiologici e di prescrizione antibiotica, la riduzione dell’uso di antibiotici in campo veterinario.