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Darwin, oggi si celebra la teoria dell’Evoluzione

Con il Darwin Day il mondo celebra il 12 febbraio la nascita del papà della teoria dell’Evoluzione, Charles Darwin, per ispirare le persone a riflettere sui valori della ricerca scientifica e del pensiero razionale e sulla loro importanza per la società.

A dispetto dei sui anni, la teoria pubblicata nel 1859, “è ancora giovane e attualissima”, dice all’ANSA Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia. Giorno dopo giorno, aggiunge “emerge sempre più chiaramente la sua profonda validità a qualunque livello di organizzazione del sistema vivente, anche a livello cellulare. Oggi, per esempio, gli oncologi parlano in termini darwiniani di selezione delle cellule tumorali; nella biologia sappiamo che le staminali progenitrici attuano strategie darwiniane di selezione delle cellule più capaci di andare avanti”.

Centinaia di conferenze, dibattiti ed eventi in università, musei, laboratori di tutto il mondo, Italia compresa, festeggeranno il compleanno di Darwin.

Molte le iniziative da Nord a Sud, come l’evento in programma al Museo di Storia Naturale di Milano sul ruolo delle estinzioni nell’evoluzione; gli appuntamenti di Trento, dove nel Museo delle Scienze (Muse) sono previsti un aperitivo per parlare di corteggiamento tra animali e di selezione sessuale e lo spettacolo “Belle bestie”, storie musicate per raccontare la bellezza degli animali; a Bologna il Darwin Day dura fino al 5 marzo con conferenze dedicate alla divulgazione delle teorie darwiniane e al loro impatto sul progresso delle scienze.

Presso l’università Sapienza di Roma è in programma la conferenza dello storico della medicina di Gilberto Corbellini su evoluzione e pseudoscienze, organizzata dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar). Sempre la Uaar, a Palermo, celebra il Darwin Day 2020 con laboratori didattici, seminari e dibatti scientifici a ingresso libero per avvicinare i cittadini, grandi e piccini, alla ricerca scientifica.

Giornate come queste, con tanti eventi dedicati alla disseminazione della cultura scientifica, ha rilevato Redi, “sono importanti per creare una cittadinanza scientifica, perché è necessario che i cittadini abbiano minime conoscenze per esprimersi in autonomia sui temi scientifici, dalle staminali embrionali alla sperimentazione animale. Ne va della democrazia”.

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