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I DSM di Nuoro e Sassari nel quarantennale della Legge Basaglia

Il 13 maggio 1978 veniva emanata la cosiddetta “Legge Basaglia”. In quell’epoca fu un’assoluta rivoluzione nel modo di concepire le cure dei malati mentali.
La legge sanciva un pionieristico e radicale passaggio da un’ottica “custodialistica” manicomiale del “diverso” alla filosofia del reinserimento nel contesto sociale del malato mentale.
Nel quarantennale dell’avvenimento i Dipartimenti di Salute Mentale di Nuoro e di Sassari hanno deciso che questa ricorrenza dovesse essere festeggiata, più che celebrata.
Accettando l’ospitalità ed il patrocinio del Comune di Alghero hanno organizzato un evento che coinvolgerà operatori, pazienti, e tutta la rete delle associazioni del terzo settore.
Per meglio rappresentare simbolicamente il cambiamento nei processi di cura e riabilitazione sono stati selezionati due esempi di progetti riabilitativi.
Venerdì 18 maggio, nel Teatro Civico, a partire dalle ore 18.30, i pazienti del Mandrolisai metteranno in scena una piece teatrale intitolata “Variazioni G.”, liberamente tratta dai testi originariamente interpretati da Giorgio Gaber, per la regia di Andrea Meloni.
Il progetto è stato realizzato dal Centro Diurno di Tonara afferente al Centro di Salute Mentale di Sorgono, in collaborazione con la compagnia teatrale “Libera…mente”.
Al termine della rappresentazione teatrale verrà presentato ufficialmente il progetto “Oso Virare” realizzato dalla collaborazione del CSM di Alghero con la sezione algherese della Lega Navale Italiana.
E’ un progetto di vela-terapia in cui i pazienti, al termine di un breve corso teorico, vengono “imbarcati”, inizialmente per brevi uscite, su barche da diporto a vela messe generosamente a disposizione dai soci della Lega Navale.
L’obiettivo di entrambi i progetti riguarda da un lato l’opportunità per i pazienti di mettersi alla prova in attività per loro nuove e, probabilmente, precedentemente impensabili; e il riuscire in imprese impegnative contribuisce al miglioramento della fiducia in se stessi nel mettersi in relazione con gli altri; dall’altro permette al contesto sociale in cui vivono di “scoprire” in loro qualità finora sconosciute. In altre parole si tratta di progetti tesi alla riabilitazione dei pazienti psichiatrici, ma anche di superamento dello stigma sociale nei loro confronti.

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