Il melanoma cutaneo è piuttosto raro nei bambini e colpisce soprattutto attorno ai 45-50 anni, anche se l’età media alla diagnosi si è abbassata negli ultimi decenni.
In Italia i dati AIRTUM 2017 (Associazione italiana registri tumori) stimano circa 7.300 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 6.700 tra le donne. L’incidenza è in continua crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni, numeri che certamente non lasciano assolutamente tranquilli e che, invece, lanciano un allarme.
È opportuno ricordare che il melanoma cutaneo rappresenta solo una piccola percentuale (circa il 5 per cento) di tutti i tumori che colpiscono la pelle.
Da qui l’importanza della prevenzione, che viene effettuata eseguendo regolarmente visite dermatologiche le quali permettono una diagnosi precoce, eliminando i fattori di rischio.
È fondamentale utilizzare schermi solari durante l’esposizione, al fine di prevenire ustioni solari che sono alla base dell’insorgenza dei tumori della pelle come melanomi o epiteliomi.
La video intervista al dott. Andrea Maurichi è stata realizzata dal direttore di Medicalive Magazine Salvo Falcone durante lo svolgimento del 2° Congresso delle Giornate Dermatologiche Iblee svolto a Ragusa con l’organizzazione di AV Eventi e Formazione e su iniziativa del dott. Gianpiero Castelli, responsabile UOS Dermatologia e Venereologia dell’Ospedale “Rizza” di Siracusa e responsabile del centro prescrittore dei farmaci biologici per le malattie della pelle.