L’incidenza del melanoma diventa sempre più allarmante: quasi 15 mila casi ogni anno, con un aumento stimato del 7% riguardano il più temuto cancro alla pelle. Ma le novità dal punto di vista diagnostico e terapeutico, unitamente alla migliorata consapevolezza rispetto alla prevenzione, hanno segnato un cambiamento di rotta.
Abbiamo approfondito questo argomento con il prof. Mario Santinami, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Melanoma e Sarcoma della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori – Milano
Il primo esame clinico per giungere alla diagnosi di melanoma è la visione diretta della pelle da parte dello specialista. Il medico si avvale di uno strumento di ingrandimento, il dermatoscopio, che permette di valutare, in maniera non invasiva, le caratteristiche della lesione, cioè del neo sospetto ingrandita di circa 10 volte o, attraverso un altro strumento chiamato microscopio operatorio, fino a 60 volte, dopo aver reso trasparente lo strato corneo mediante l’applicazione di un particolare olio sulla superficie cutanea. Questo permette di studiare strutture pigmentate presenti nell’epidermide e nel derma e, soprattutto, di distinguere una lesione maligna da una benigna.
In ogni caso, l’esame istologico è l’unica indagine che consente la diagnosi definitiva. Se il dermatologo ha il sospetto che un neo sia un melanoma, deve eseguire una biopsia asportando il neo sospetto interamente o in parte ed inviandolo all’anatomo-patologo per l’esame al microscopio che consente di accertare l’eventuale presenza di cellule tumorali. L’asportazione chirurgica rappresenta, quindi, lo strumento più efficace per avere la certezza diagnostica.
La video intervista al prof. Mario Santinami è stata realizzata dal direttore di Medicalive Magazine Salvo Falcone durante lo svolgimento del 2° Congresso delle Giornate Dermatologiche Iblee svolto a Ragusa con l’organizzazione di AV Eventi e Formazione e su iniziativa del dott. Gianpiero Castelli, responsabile UOS Dermatologia e Venereologia dell’Ospedale “Rizza” di Siracusa e responsabile del centro prescrittore dei farmaci biologici per le malattie della pelle.