Li aiuta se sono sotto stress, nata da progetto Ue realizzato in Italia
Nato nel settembre 2013, il progetto ha una durata di 27 mesi ed è in dirittura d’arrivo per fine novembre. I suoi risultati arrivano in un periodo nel quale gli allarmi per il rischio di attentati sono purtroppo diffusi e diventa cruciale fare in modo che i controllori di volo non accumulino livelli di stress elevati. Evitare questo ‘sovraccarico’ di fatica e tensione è possibile perchè Nina (Neurometrics Indicators for ATM) è in grado di misurare in tempo reale il carico di lavoro mentale dei controllori di volo: speciali sensori registrano l’attività cerebrale dei controllori di volo, rilevando i livelli di attenzione e fatica e li inviano ad un computer in grado di fornire risposte immediate.
”In questa fase di validazione i sensori hanno ancora l’aspetto di una ‘cuffia’, ma in futuro avranno forme diverse e dimensioni ridotte”, osservano i coordinatori di progetto dell’azienda Deep Blue, Simone Pozzi e Stefano Bonelli. In futuro i controllori di volo potranno utilizzare Nina indossando, per esempio, fasce da appoggiare sulla fronte, o piccoli dispositivi da fissare al colletto della camicia. L’uso di Nina nella torre di controllo, quindi nel pieno delle operazioni, è ”solo uno degli scenari possibili, il sistema potrà essere utilizzato anche per l’addestramento”, ad esempio nella simulazione di situazioni di emergenza.