La Chirurgia vascolare dell’ospedale S.M. Goretti si conferma come Unità operativa di eccellenza. Nell’ambito della casistica operatoria che spazia su tutti i distretti vascolari arteriosi e venosi con una media di circa 700 interventi l’anno, sono stati effettuati anche quattro interventi di chirurgia endovascolare aortica complessa, che vede il trattamento degli aneurismi toracoaddominali e pararenali (patologia che dopo i 55 anni colpisce il 4/8 per cento degli uomini e l’ l per cento tra le donne) , mediante l’impianto di endoprotesi customizzate, (fatte su misura) sull’anatomia del singolo paziente.
Queste protesi permettono di preservare importantissimi rami arteriosi che nascono dall’aorta e che se chiusi sono causa di insufficienza renale e decesso del paziente. La specifica tipologia dell’intervento eseguito dall’equipe del Dr Giovanni Bertoletti , direttore dell’Uoc di Chirurgia Vascolare e Capo Dipartimento delle Specialità Chirurgiche, rappresenta un traguardo nel trattamento di patologie aortiche altrimenti gravate da notevoli percentuali di mortalità e complicanze cliniche perioperatorie. Con questo tipo di intervento il paziente ha una ripresa velocissima con una degenza post operatoria che può durare al massimo cinque giorni. Un intervento quindi che offre notevole vantaggi al paziente rispetto al trattamento chirurgico tradizionale. I maggiori sono rappresentati da un abbattimento delle complicanze, la riduzione dei giorni di degenza operatoria e da una restituzione a migliore qualità di vita
(data la ridotta invasività del trattamento).
L’intervento viene eseguito con uno stress chirurgico minimo poiché vengono praticate solo due minincisioni nella zona dell ‘inguine, in quanto l’endoprotesi viene rilasciata navigando all’interno delle arterie con l’ausilio dei raggi x.
Tutto questo si è potuto verificare grazie alla grande esperienza maturata negli anni con le procedure endovascolari sia in elezione che in emergenza (la Uoc esegue in media 150 trattamenti endovascolari l’anno per aneurisma).
Ad oggi questi interventi, nonostante la loro complessità e la loro durata, vengono effettuati con apparecchiature che verranno rese ancora più all’avanguardia con l’arrivo della sala ibrida che permetterà di effettuarne un numero maggiore attraverso l’utilizzo di tecnologie particolarmente avanzate. E il Santa Maria Goretti potrà annoverarsi come uno dei pochi ospedali di eccellenza con tecnologia altamente avanzata.