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Nanoparticelle sciogli-placca. Al via la sperimentazione

Nanoparticelle sciogli-placca potrebbero prevenire la carie, soprattutto nei bambini. È quanto emerso da una ricerca condotta dalla University of Pennsylvania School of Dental Medicine.
Aggiunte al comune dentifricio o al colluttorio, le nanoparticelle di “ferumoxitolo” dovrebbero essere in grado di disgregare la placca dentale. Le simulazioni, sinora svolte, hanno dimostrato come la loro azione sia selettiva: agiscono solo sulla placca presente risparmiando lo smalto dentale. “L’idea di disgregare il biofilm è la strada più promettente contro la carie – spiega Cristiano Tomasi, membro della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIDP) – ma farlo indiscriminatamente potrebbe compromettere l’equilibrio del microbioma della bocca che ha funzioni essenziali per la nostra salute. La parte più interessante di questo studio, infatti, è che l’azione delle nano particelle è legata al PH, in modo da avere un effetto potenzialmente selettivo solo sulla placca patogena”. Al momento si tratta di dati ancora sperimentali in vitro: bisogna aspettare i test clinici.

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