Il Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e l’Ospedale Bambino Gesù promuovono l’iniziativa “Bambini in festa! Al Bambino Gesù arriva il circo”, in occasione della presenza oggi a Roma del Rony Roller Circus, già premiato al Festival del Circo di Montecarlo.
L’evento, organizzato anche in vista della Giornata Mondiale del Malato, si celebra l’11 febbraio. E’ accompagnato dalla presenza del card. Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero, di mons. Bruno Marie Duffé, segretario, e di Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù. Alle 8.30, nella cappella dell’ospedale sul Gianicolo, il card. Turkson e mons. Duffé hanno celebrato una messa per i piccoli pazienti della struttura sanitaria e le loro famiglie. Per il personale medico, nonché per i rappresentanti del circo presenti; si è tenuto quindi, un primo piccolo spettacolo all’interno della Ludoteca dell’Ospedale, mentre alle 11.00 uno spettacolo più ampio e articolato si è svolto negli spazi esterni del Castello dei giochi.
E’ seguita una allegra “invasione” di artisti, clown e giocolieri in alcuni reparti per portare qualche risata e un po’ di felicità anche a quei bambini impossibilitati a uscire dalle proprie stanze. L’iniziativa si inserisce in un cammino pastorale che il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale promuove fin dalla sua nascita. Soprattutto a favore di circensi e fieranti, mentre tra le sue aree di intervento rientra anche la pastorale degli operatori sanitari.
Da qui l’idea del circo in ospedale, nata assieme al Bambino Gesù, istituzione della Santa Sede, che garantisce oltre 600 posti letto e quasi 29 mila ricoveri l’anno e che nel 2019 ha celebrato i 150 anni dalla sua fondazione.
“Siamo lieti di condividere questa iniziativa con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – ha affermato Mariella Enoc -. Lo stupore e l’allegria per l’esibizione di un clown o di un acrobata sono tra gli strumenti più efficaci per aiutare i bambini a sorridere e per questo ringraziamo di cuore gli artisti che si esibiranno”.
“Regalare ad un piccolo ricoverato un ricordo di gioia legato ad un momento delicato della sua vita – ha sottolineato il card. Turkson – significa alleggerire il suo carico di dolore, alleviare quello dei genitori che lo accompagnano e, perché no, sollevare anche un po’ medici ed infermieri. Donando loro un pizzico di letizia per nutrire la straordinaria missione che ogni giorno realizzano a servizio degli altri”.