Con l’invecchiamento della popolazione mondiale, la prevalenza delle malattie legate all’età è in costante aumento, in particolare l’artrosi, la forma più comune di malattia articolare. In Italia, circa il 56% delle persone di età superiore a 65 anni soffre di sintomi associati all’osteoartrosi del ginocchio, patologia eterogenea con sintomi e progressioni variabili. Inoltre, il massiccio coinvolgimento nell’attività sportiva della popolazione di qualsiasi età, ha causato un aumento dell’incidenza della patologia. Nonostante gli aspetti positivi di questo stile di vita, vi sono alcune problematiche legate alle lesioni della cartilagine, una delle sfide più importanti sia per i ricercatori che per i medici.
Se ne è discusso a Matera in occasione del 1° congresso delle “Giornate Centro-Meridionali dell’artrosi” con focus diretto sulla Gonartrosi.
L’evento di alta formazione scientifica è stato organizzato da AV Eventi e Formazione con la responsabilità scientifica di una eccellenza del panorama dell’ortopedia italiana: il prof. Biagio Moretti, Docente universitario, vicepresidente della SIOT, Società italiana di ortopedia e traumatologia e Direttore della UOC Universitaria e Scuola di specializzazione di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico” di Bari.
“Se da un lato la sostituzione dell’articolazione con una protesi parziale o totale può essere la soluzione ad una limitazione funzionale grave e invalidante – sostiene il presidente del Congresso – la possibilità di trattare efficacemente la sintomatologia dolorosa mediante adeguate terapie farmacologiche e/o fisioterapiche coadiuvate da infiltrazioni articolari potrebbe permettere un minor ricorso alla chirurgia protesica”.
Il congresso ha analizzato, attraverso un format innovativo di relazione – intervista e discussione interattiva coordinate dal direttore di Medicalive Magazine Salvo Falcone – i vari aspetti dell’osteoartrosi del ginocchio, dalla fisiopatologia alle varie metodiche di trattamento conservativo e chirurgico. Coinvolti gli esperti di diverse regioni dell’Italia centro meridionale a capo di strutture di eccellenza.
Nella video intervista, il prof. Moretti illustra anche la nuova metodica atta ad accorciare le liste di attesa. I pazienti che presentano le caratteristiche richieste, sono inseriti in un nuovo protocollo di gestione perioperatoria chiamato “fast-track” che consente con moderne tecniche di anestesia, migliore gestione del dolore, controllo mirato del sanguinamento una dimissione in seconda-terza giornata dopo l’intervento chirurgico.
Il prof. Moretti, infine, interviene anche sull’attuale confronto sulla telemedicina e sulla necessità di creare “nuove reti” che coinvolgano le strutture pubbliche delle Aziende Locali, Ospedaliere e Universitarie e le strutture private. Obiettivo migliorare il processo di cura del paziente e aumentare, nello stesso, la fiducia nel trattamento per evitare inutili migrazioni sanitarie.
Guarda qui tutte le altre video interviste realizzate al 1° congresso delle “Giornate Centro-Meridionali dell’artrosi” di Matera.