Medicalive

elena vivaldi - dirpolis diritto politica sviluppo - persone con disabilità

Persone con disabilità: ricercatrice della Scuola Sant’Anna di Pisa rappresenta l’Italia tra esperti di Commissione Europea

Elena Vivaldi:”Si tratta di una sfida impegnativa per l’Unione europea, così come per l’Italia, vincolata dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.”

Sarà una ricercatrice di Diritto costituzionale dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Elena Vivaldi, a rappresentare l’Italia nel pool di esperti della Commissione Europea in tema di persone con disabilità.

Elena Vivaldi, che è già delegata della rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna Sabina Nuti per la disabilità e per l’inclusione, si occuperà di stilare i rapporti nazionali che aiuteranno la Commissione e il Parlamento europeo nel costruire le politiche europee riferite a persone con disabilità, con l’aiuto dei colleghi dell’Area di Ricerca Power (Politiche, Welfare, Regole), all’interno dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo).

Per Elena Vivaldi si tratta di un riconoscimento importante: farà parte infatti della Rete accademica di esperti europei sulla disabilità (Aned), creata dalla Commissione europea nel dicembre 2007 con l’obiettivo di stabilire e mantenere una rete accademica paneuropea nel campo della disabilità che sostiene lo sviluppo delle politiche in collaborazione con l’unità Disabilità della Commissione europea.

In questo team di ricerca anche Paolo Addis, assegnista di ricerca in Diritto costituzionale all’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna ed esperto di diritti delle persone con disabilità.

Secondo le stime il 20 per cento della popolazione europea oggi presenta una qualche disabilità e, pertanto, per l’Unione Europea è indispensabile l’acquisizione di un quadro di conoscenze precise e dettagliate dei singoli contesti nazionali.

L’iniziativa dell’Unione Europea

In vista di questo obiettivo, l’Unione europea ha lanciato una call per “acquistare” competenze di cui è sprovvista, rivolgendosi a consorzi composti da ricercatori, ricercatrici, da esperte e da esperti di tutti i suoi Paesi.

La cordata risultata vincitrice della Call for Tenders VT/2020/001- European Disability Expertise (Ede) promossa dalla Commissione europea, è la Dg Empl (Employment, Social Affairs and Inclusion), di cui fa parte Elena Vivaldi, in qualità di esperta per l’Italia.

Il ruolo degli esperti nazionali è raccogliere, analizzare e fornire informazioni e dati scientifici relativi alle politiche e alle legislazioni nazionali in materia di persone con disabilità, al loro collegamento a livello europeo,  nonché informazioni sulla situazione delle persone con disabilità.

Il primo report relativo al Semestre Europeo è stato appena inviato. “Si tratta – commenta Elena Vivaldi – di una sfida impegnativa per l’Unione europea, così come per l’Italia, vincolata dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

La Convenzione indica strumenti per garantire a tali persone una piena inclusione sociale, ma renderli effettivi richiede un impegno da parte di tutti: istituzioni europee, nazionali, regionali e locali”.

“In una prospettiva italiana – prosegue Elena Vivaldi – si tratta di un imperativo che discende dalla Costituzione repubblicana del 1948, in attuazione della quale l’Italia ha adottato già da tempo norme che mirano all’obiettivo della piena inclusione della persona con disabilità.

Però non è abbastanza. C’è ancora tantissimo da fare, sul versante dell’inclusione scolastica e universitaria, sui percorsi di presa in carico personalizzata, sull’inserimento lavorativo, nonché sulla progettazione condivisa del futuro della persona con disabilità, oltre la famiglia”.

Condividi il post

Gli altri articoli della rivista del mese