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Sinergia motoria di gruppo (SMG)

Dott. Carmelo Milazzo
Fisioterapista – Centro Medicina Fisica e Riabilitativa “S.Antonio” – Bronte (CT)

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Sinergia Motoria di Gruppo (SMG), è un percorso riabilitativo finalizzato alla cura e prevenzione delle disfunzioni benigne dell’Apparato Locomotore, attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
– presa di coscienza dello schema corporeo
– controllo segmentario e massima escursione articolare individuale
– indipendenza degli arti dal tronco
– controllo del rachide e della testa
– controllo della respirazione toracica e diaframmatica
– controllo della deambulazione
– coordinazione dinamica globale
L’obiettivo prioritario è, dunque, la riprogrammazione, ove necessario, o la rieducazione del gesto motorio attraverso l’utilizzo di attrezzi di ausilio o “helper“ la cui funzione diventa predominante per una efficace esecuzione e finalizzazione del movimento. L’helper si è rivelato strategico in quanto usato come elemento di amplificazione propriocettiva nella programmazione ed esecuzione del gesto richiesto.
Altro elemento peculiare edoriginale del programma è la disposizione spaziale dei pazienti, disposti in tre schemi ben definiti:

Questi schemi di disposizione preordinata permettono al paziente di affinare o educare l’orientamento spaziale, uno degli elementi fondamentali nella programmazione del gesto motorio. Il binomio helper e schemi di posizione è il pilastro delle attività motorie SMG, essorappresenta e determina l’interrelazione propriocezione/esterocezione elementi fondamentali per una corretta esecuzione del movimento. Ciascun attrezzo è utilizzato per attività che riguardano il singolo individuo o il gruppo intero, ogni esercizio è stato programmato in modo da assicurare il coinvolgimento massimo dei diversi recettori del movimento: vista, tatto, labirinto, sistema dei recettori artrocinematici e sistema stomatognatico.
Gli helper sono tanti ma semplici: palloni di diverse dimensioni; palline diverse per consistenza (morbide, dure…) e colore; bastoni con snodo; bastoni e bastoncini bicolore; cilindri in spugna rigida; tavolette segnapasso bicolore; mattoni di spugna ; cerchi colorati; elastici; cuscini;sgabelli; attrezzi per la propriocezione utilizzati per guidare e sostenere il gesto motorio programmato.
In un primo momento il paziente deve osservare con attenzione l’esecuzione della sequenza motoria descritta dal Fisioterapista, quindi prova a ripeterla seguendo delle regole fondamentali: lentezza del movimento, controllo visivo continuo, respirazione (naso-nasale, naso-orale) contemporaneità dei movimenti degli arti, simmetria, attenzione, controllo posturale. Durante lo svolgimento dell’esercizio, il Fisioterapista ripete verbalmente la sequenza guidandone il tempo e la corretta esecuzione, questo è il momento single. Una volta raggiunta una buona padronanza nell’ esecuzione della sequenza motoria programmata e grazie agli schemi già descritti, il paziente passa l’helper, che diventa il testimone, al paziente che gli sta vicino, a destra o sinistra, dietro o davanti. Questo è il momento caratterizzante del percorso, cioè il movimento di unione MdU, un gesto ad ampio range motorio che dà il via alla sinergia di gruppo quindi agli esercizi in modalità synergy. Il paziente raccoglie il testimone, esegue il movimento richiesto e lo consegna senza soluzione di continuità, ad un altro membro del gruppo.
La modalità synergy è coinvolgente sia dal punto di vista fisico che emotivo, ogni paziente è il responsabile della corretta esecuzione e fluidità richiesta dall’esercizio. Ciascuno partecipa attivamente, dialoga con il pz. vicino, lo incita, lo corregge e si diverte find out more.
Non tutte le attività si svolgono in modalità synergy, ampio spazio viene dedicato agli esercizi propriocettivi per i quali vengono utilizzati attrezzi atti a stimolare i segmenti che ci fanno muovere-deambulare(le anche, il ginocchio e soprattutto la caviglia ed il piede), i segmenti che ci fanno prevalentemente orientare (rachide in toto e la testa) eanche quelli che ci fanno manipolare ( arti superiori).
Altra peculiarità del percorso SMG è la costituzione dei gruppi, essi vanno formati con soggetti che presentano patologie eterogenee, escludendo naturalmente quei soggetti che presentano sintomatologie in fase acuta. Questa metodologia, a prima vista potrebbe sembrare strana o paradossale, in realtà ha un suo valore intrinseco. Essa ha permesso, infatti, di strutturare un piano di attività in una visione globale delle disfunzioni e non segmentaria, mirando, quindi, ad una rieducazione armonica delle funzioni motorie attraverso attività fisiche soft.
Il percorso SMG si basa, sostanzialmente, sull’attenzione continua per la salvaguardia dallo stress dell’Apparato Locomotore tenendo sempre presente l’individuo nella sua globalità e puntando quindi al benessere psicofisico come principio per migliorare la qualità della vita.

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