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Un anno di protocollo d’intesa con Automobile Club di Modena: 60 i dipendenti già formati nel 2018 e 100 i dipendenti che parteciperanno ai prossimi corsi

Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche con gli esperti dell’Automobile Club di Modena che hanno interessato in tutto 60 operatori AUSL, tra coloro che utilizzano l’auto con particolare frequenza, in particolare gli addetti al Servizio di assistenza domiciliare di Modena e provincia e le ostetriche di Pavullo che svolgono una importante attività territoriale a casa delle future mamme. È positivo il bilancio del primo anno del protocollo d’intesa firmato dall’Azienda USL di Modena con la sede locale dell’ACI, finalizzato a rafforzare, attraverso corsi teorici e pratici per i dipendenti, la consapevolezza sull’importanza della sicurezza stradale e di una gestione corretta dell’automobile.

Il corso prevede una parte teorica e una parte pratica, con esercitazioni su pista in aree attrezzate e forniscono informazioni fondamentali su sistemi di sicurezza attivi e passivi, comportamenti corretti al volante e tecniche di guida per una maggiore sicurezza e per una mobilità sempre più sostenibile. Saranno 100 i destinatari delle edizioni del 2019, programmate per l’autunno, tra settembre e novembre. I primi corsi sono già partiti nei giorni scorsi.

Si tratta di una delle pratiche adottate negli ultimi anni dal servizio di Mobility Management aziendale per migliorare la mobilità: nel 2018 il parco mezzi AUSL è stato rinnovato con 43 auto in leasing in sostituzione di quelle non più performanti; sono in consegna altre 20 auto, alcune ad integrazione del parco esistente per rispondere a un bisogno dei servizi territoriali domiciliari sempre più in espansione e altre in sostituzione dei mezzi più obsoleti e inquinanti. Si aggiungono alle 237 di proprietà. Sempre in favore della sostenibilità, la scelta di introdurre la bicicletta tra i mezzi a disposizione dei dipendenti per muoversi tra sedi vicine durante l’orario di lavoro, scelta che consente non solo zero emissioni e un minor impatto economico, ma spostamenti più veloci e senza necessità di parcheggio.

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E’ stato approvato, nell’ambito del  Bando 2019  Servizio Civile Volontario,  il  progetto di questa Asl “A.A.A.: dall’ACCOGLIENZA all’ASCOLTO“, che prevede la possibilità di avvio al mondo del lavoro per otto ragazzi che saranno inseriti nell’Azienda con competenze relazionali e di front-office. Nel particolare, le collocazioni saranno così indirizzate: quattro inserimenti presso il Pronto Soccorso, tre presso Accoglienza e Centralino, uno presso L’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Chi fosse interessato può richiedere informazioni all’Ufficio Servizio Civile del Comune di Asti contattando il numero 0141/399423 o prendendo visione del bando.

Possono fare domanda tutti i giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda (28 anni e 364 giorni).

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata improrogabilmente alle ore 14:00 del 10 ottobre 2019.

Si allega il link del comune presso cui scaricare la modulistica:

http://trasparenza.comune.asti.it/archivio16_procedimenti_0_24020_22_1.html

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Mercoledì 14 novembre 2018, alle ore 17,30, presso la Sala Raffaele Recca di Palazzo Celestini a San Severo, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto di costruzione della nuova struttura polifunzionale che ospiterà il Poliambulatorio della ASL.
La nuova struttura rientra tra gli “interventi di riorganizzazione e potenziamento dei servizi territoriali socio-sanitari e sanitari territoriali a titolarità pubblica”.
La realizzazione della struttura consentirà all’ASL la riduzione della spesa sostenuta per locazione passive di immobili destinati a servizi territoriali nonché il miglioramento dei servizi sanitari offerti sul territorio.
La struttura polifunzionale accoglierà il Consultorio Familiare, l’Ufficio invalidi-Servizio Protesi e Ausili, il Dipartimento Medicina Fisica Riabilitativa, il Centro Diurno per disagiati mentali, il Centro di Riabilitazione per Disabili ed il SER.D.

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Scatta in autostrada l’attività di controllo sul trasporto degli animali vivi, finalizzata alla verifica di aspetti di tipo igienico-sanitario. I primi accertamenti sono stati compiuti nei giorni scorsi congiuntamente da parte di veterinari del Servizio Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Asl Lanciano Vasto Chieti e della sezione di Chieti della Polizia stradale, nel rispetto del piano operativo concordato dal direttore del Dipartimento di prevenzione della Asl, Giuseppe Torzi, e dal dirigente della Polstrada Fabio Polichetti. Ai controlli hanno preso parte gli agenti e sei veterinari, coordinati da Antonio Di Luca e Massimo Genovesi, che hanno ispezionato diversi automezzi, in transito sulla A14, utilizzati per il trasporto nazionale e internazionale di equidi, suini e avicoli da macello. In particolare le verifiche sanitarie hanno riguardato l’idoneità degli animali al trasporto (intesa come assenza di condizioni patologiche che ne avrebbero pregiudicato la trasportabilità), i requisiti dei mezzi, le pratiche di trasporto, la documentazione sanitaria di scorta. In un solo caso sono state riscontrate inadempienze ai sensi del Regolamento comunitario sulla protezione degli animali durante il trasporto, non riferite comunque al benessere e allo stato di salute dei capi a bordo.
Le verifiche proseguiranno anche nei prossimi giorni. Le operazioni sul campo sono state precedute da incontri formativi rivolti al personale della Polizia stradale, a cura dei veterinari Antonio Di Luca e Flavia Pagano, i quali hanno illustrato i contenuti della normativa in materia. La protezione degli animali durante il trasporto, infatti, è un argomento particolarmente sentito in ambito europeo per i suoi risvolti etico-morali e igienico-sanitari: il riconoscimento nell’ordinamento comunitario dell’animale quale “essere senziente” e le evidenze scientifiche sulla stretta correlazione tra modalità di trasporto del bestiame e qualità igienico-sanitaria dei prodotti alimentari da essi ottenuti, hanno indotto il legislatore comunitario a disciplinare l’intera materia mediante ripetuti provvedimenti normativi, in linea con gli sviluppi scientifici e tecnologici di settore. Per dare concreta ed efficace attuazione all’attività di controllo su scala nazionale, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Interno hanno sottoscritto un protocollo operativo che vede in prima linea l’impegno dei Servizi veterinari delle Asl e i reparti della Polizia stradale.

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Con riferimento ai candidati che hanno partecipato al concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 7 (sette) posti di Dirigente Psicologo – Ruolo Sanitario – Area di Psicologia – disciplina di Psicoterapia (di cui n. 1 (uno) posto riservato al personale precario del S.S.R. in possesso dei requisiti di cui al D.P.C.M. 6 marzo 2015), indetto con D.D.G. n. 2017/00784 del 18/12/2017, si avvisa che in data 15 novembre 2018 verrà pubblicata sul sito internet aziendale www.aspbasilicata.it apposita comunicazione afferente l’eventuale riapertura dei termini con modifica del concorso pubblico in parola. http://www.aspbasilicata.it/sites/default/files/pubblicaz%20comunicaz%20psicoterapeuti%2015_11_18.pdf

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Nuove misure per innalzare il livello di sicurezza dei presidi sanitari e proteggere operatori e utenti: è questo il senso del provvedimento adottato dalla Direzione della Asl Lanciano Vasto Chieti che ha potenziato i servizi di vigilanza affidati alla società Aquila (vincitrice della gara espletata nel 2015), che dovrà istituire dispositivi a protezione delle sedi di guardia medica e raddoppiare la vigilanza armata presso l’ospedale di Vasto, dotato di una guardia giurata in più che ha già preso servizio nelle ore notturne al Pronto soccorso. Per la continuità assistenziale saranno adottate più misure: ogni sede sarà dotata di videocitofono, comunque utile a filtrare l’accesso, e di due pulsanti “antipanico” collocati in punti diversi dell’ambulatorio e collegati alla centrale operativa della società. Il medico in servizio potrà attivare il sistema di sicurezza in caso di aggressione o di situazioni comunque critiche, facendo scattare l’intervento immediato di una pattuglia e la chiamata alle forze dell’ordine. Ma il programma di miglioramento della security Asl prevede per il 2019 anche altre misure, per le quali si sta cercando la copertura economica, e che prevedono una vigilanza armata aggiuntiva nelle ore notturne negli ospedali di Lanciano, Ortona e Atessa e, sempre dalle ore 22 alle 6, istituire la vigilanza presso l’ospedale di comunità di Gissi. Un’integrazione del servizio è stata prevista anche per il Ser.D. di Chieti per sei ore settimanali, ogni martedì e giovedì pomeriggio. «La salvaguardia dell’integrità degli operatori della continuità assistenziale ha carattere prioritario per la nostra Azienda – sottolinea il direttore generale Asl, Pasquale Flacco – che, allo stesso modo, ha inteso intervenire subito sull’ospedale di Vasto, vista la natura strategica dello stesso e il numero elevato di accessi che registra. Intanto gli uffici sono già al lavoro per dare mandato alla società di vigilanza di installare subito i dispositivi di sicurezza nelle sedi di guardia medica. Con un livello di protezione più alto, il personale potrà svolgere il proprio lavoro con maggiore serenità».

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Il COQ, in collaborazione con ASL VCO, ha definito per gli interventi di chirurgia ortopedica quali protesi anca e ginocchio il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale fast track per un miglior recupero dopo un intervento chirurgico con l’obiettivo di garantire un recupero ottimale ed un ritorno precoce al domicilio con l’opportunità di prosecuzione della riabilitazione al proprio domicilio o in ambulatorio.

Studi internazionali enfatizzano l’importanza dell’immediata presa in carico riabilitativa del paziente sottoposto a chirurgia protesica di anca e ginocchio nel raggiungimento dell’indipendenza funzionale, nella riduzione delle giornate di ricovero e conseguente riduzione dei costi e dei rischi legati al prolungamento delle giornate di ospedalizzazione.

Il trasferimento di diverse prestazioni sanitarie dall’assistenza ospedaliera a quella extraospedaliera territoriale e domiciliare è possibile grazie ai progressi della tecnologia medica e a nuovi modelli organizzativi clinico-assistenziali e all’appropriatezza clinica ed organizzativa delle prestazioni sanitarie.

Il percorso “fast track” prevede la collaborazione attiva del paziente e dei suoi familiari che se ne prendono cura assumendo il ruolo di care-giver e si basa su alcuni accorgimenti che devono essere presi nella fase precedente ed in quella successiva all’intervento con la collaborazione di una équipe multidisciplinare (ortopedico, anestesista, fisiatra, internista, infermiere e fisioterapista). Questo modello prevede un percorso di assistenza peri-operatorio in grado di ridurre la maggior parte delle procedure potenzialmente negative per il paziente oltre ad un controllo ottimale del dolore, con la ripresa della deambulazione autonoma assistita a distanza di 4/5 ore dal ritorno in reparto. Riveste un ruolo cruciale la collaborazione ospedale-territorio, che con i Medici di Medicina Generale, verrà garantita attraverso l’attivazione tempestiva dell’ADI ed il completamento del percorso al domicilio del paziente.
I dati raccolti sui primi 4 pazienti, che nel 2018 hanno seguito tale percorso di riabilitazione precoce, risultano positivi sia dal punto di vista clinico, del gradimento e degli esiti funzionali. In virtù di ciò appare positiva la sinergia con l’ASL VCO e con l’istituto Sacra Famiglia di Verbania che permetterà di proseguire la presa in carico di tali pazienti su tutto il territorio dell’ASL VCO.
COQ ed ASL VCO, sono tra le prime strutture sanitarie italiane ad aver attivato tale percorso già ampiamente consolidato nei paesi nord europei.
Dove e come mi curo, portale di public reporting delle strutture sanitarie italiane, ha comunicato che il Centro Ortopedico di Quadrante, per numero di interventi nel 2017, risulta al 2° posto in Piemonte tra le strutture pubbliche e private accreditate per protesi di ginocchio e al 3° posto per protesi di anca.

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Sono giunte alcune segnalazioni. L’Azienda mette in guardia: “Non siamo noi”

La Asl Toscana sud est informa la cittadinanza che nessun dipendente o convenzionato con l’Azienda, in particolare il personale del Centro Oncologico, telefona a casa delle persone in cura per sottoporle ad un questionario.
In questi giorni, infatti, sono giunte segnalazioni di casi simili: alcuni individui, dopo aver telefonato, si presentano al domicilio con la scusa di un omaggio. In realtà si tratta di venditori di un’azienda privata che commercia una serie di macchinari e strumenti di vario genere.
La Asl, in nessun settore o caso, si muove con queste modalità e mette in guardia i cittadini.

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Il 118 è già nei locali del Pronto soccorso, per fare spazio a nuovi ambulatori

La Direzione generale della Asl Bt ha incontrato le organizzazioni sindacali regionali confederali e di categoria Cgil, Cisl e Uil e i segretari delle categorie dei pensionati Cgil, Cisl e Uil e sottoscritto un importante documento che illustra nel dettagli le principali attività in corso e i progetti da realizzare sul territorio Bat.

Piano di riordino

La Direzione generale è entrata nel dettaglio delle attività in corso e da avviare per dare seguito al Piano di riordino ospedaliero che per il territorio Bat prevedono la riconversione in Pta (presidio territoriale di assistenza) del presidio ospedaliero di Trani (già avviato come da protocollo di intesa sottoscritto con il Comune e la Regione), la riconversione in presidio post-acuzie dello stabilimento ospedaliero di Canosa, nonché il trasferimento di alcuni reparti. In particolare, dopo l’estate prossima si prevede di ultimare i lavori di ristrutturazione, già in corso di aggiudicazione, che consentiranno il definitivo trasferimento del reparto di Psichiatria (Spdc) da Barletta a Bisceglie e che permetteranno, di conseguenza, il trasferimento del reparto di Gastroenterologia da Trani a Barletta. Entro lo stesso termine è inoltre ipotizzabile il trasferimento a Bisceglie del reparto di Medicina Interna, attualmente collocato a Trani.

Presidio Territoriale d’Assistenza Trani

A seguito di tali trasferimenti, unitamente alla ricollocazione della postazione 118 nei locali dell’attuale Pronto soccorso, si libereranno su Trani spazi da adibire al pta e per far spazio ad uffici/ambulatori del Distretto socio-sanitario di Trani-Bisceglie, attualmente collocati presso l’ex ospedale pediatrico, completando l’offerta ambulatoriale a gestione sia distrettuale (cardiologia e cardiologia pediatrica, chirurgia, dermatologia, endocrinologia/diabetologia, medicina dello sport, neurologia, oculistica, otorinolaringoiatria, ortopedia) che ospedaliera (cardiologia, chirurgia, endoscopia/gastroenterologia e nutrizione, ginecologia, pneumologia e medicina interna, ortopedia, urologia, terapia del dolore, diabete mellito e malattie cardio-metaboliche, malattie dell’apparato respiratorio, allergologia, disturbi metabolici infantili, odontoiatria e urologia).
Le novità rispetto al protocollo del 2016, consistono nella installazione RM da 1,5 tesla, di recente autorizzata dalla Regione Puglia, nell’allestimento di un arco sterile per oculistica per decongestionare le sale operatorie di Andria e Barletta), una RSA R1 da 20 posti letto (Unità di Cure Residenziali Intensive – per assistenza a pazienti non autosufficienti richiedenti trattamenti Intensivi, essenziali per il supporto alle funzioni vitali come ad esempio: ventilazione meccanica e assistita, nutrizione enterale o parenterale protratta, trattamenti specialistici ad alto impegno, stati vegetativi o coma prolungato, pazienti con gravi insufficienze respiratorie, pazienti affetti da malattie neurodegerative progressive, etc.)
Il potenziamento del day service chirurgico e l’attivazione del day service oculistico del PTA di Trani si pone la precipua finalità di decongestionare le sale operatorie di Andria e Barletta e consentire, pertanto, un potenziamento delle sedute operatorie sulle aree in sofferenza, ed in particolare le sedute chirurgiche in ambito oncologico, ortopedico e ginecologico.
Gli ambienti dell’ex pediatrico che si libereranno saranno adibiti a potenziare l’attività riabilitativa del Centro di Salute Mentale e a migliorare la collocazione dell’ufficio vaccinazioni.
Presso il PTA di Trani verrà inoltre attivato l’ospedale di comunità, coordinato da medici e interamente gestito da infermieri; al riguardo, il DG comunica che è allo studio la possibilità di mettere in rete un gruppo di medici che, eventualmente anche a turno, prendano in carico il coordinamento dell’Ospedale di Comunità.
Nei prossimi giorni il DG della ASL BT, il Governatore Emiliano e il Sindaco procederanno alla sottoscrizione dell’addendum al protocollo nonché agli atti traslativi di Palazzo Gradenigo in favore della ASL.

Liste di attesa

Sul tema delle liste di attesa, la Direzione generale ha specificato che la riorganizzazione dei servizi sarà strumento di abbattimento delle liste di attesa. A queste azioni si aggiungono le attività di sensibilizzazione rivolte ai medici prescrittori perché vengano utilizzati al meglio i codici di priorità. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto incremento del personale: la Direzione della Asl ha comunicato che a breve la precisa definizione dei reparti da attivare (in considerazione di alcune specifiche deroghe richieste dalla Direzione ASL BT alla Regione), consentirà di rideterminare le dotazioni organiche di personale, e pertanto di poter procedere alla attivazione delle conseguenti procedure di reclutamento.

Punti di primo intervento

Su Trani e Canosa restano attivi i PPI, gestiti dal 118, con doppio equipaggio, con ambulanze collegate in telecardiologia ed in grado di diagnosticare l’infarto, evitando il passaggio in P.S. e garantendo il trasferimento diretto in reparto. È inoltre in corso l’acquisto di 4 ambulanze nuove.
Per Spinazzola, il Direttore Generale Alessandro Delle Donne comunica che è stata chiesta alla Regione la deroga per poter mantenere il PPI nel periodo invernale (ottobre – marzo); per Minervino, la postazione 118 sarà dotata di doppia ambulanza, in modo da garantire la copertura della postazione in caso di trasferimenti.

Centro unico di prenotazione

La Direzione Generale ha precisato che l’appalto per il centro unico di prenotazione è in corso di aggiudicazione; a regime, le postazioni CUP verranno raddoppiate rispetto all’attuale situazione. Sulla sede di Andria, è prevista l’apertura di ulteriori sedi decentrate del CUP.
Al fine di consentire un ampliamento dell’offerta di strumenti per la prenotazione/pagamento delle prestazioni sono in programma accordi con l’Ordine dei Medici e con Federfarma.

Cabina di regia

Con riferimento al protocollo d’intesa sottoscritto in data 26/10/2017 tra la Direzione Generale Asl BT e le organizzazioni sindacali, la Direzione della Asl ha chiesto alle stesse organizzazioni di designare i propri rappresentanti per istituire la Cabina di Regia prevista dal Protocollo di intesa. La cabina di regia sarà convocata seguendo i tempi e le modalità previsti dal Protocollo di intesa.
«L’incontro con le organizzazioni sindacali è stato molto più che proficuo – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – è stato occasione per condividere le attività che saranno portate a termine già nei prossimi mesi al fine di migliorare le risposte di assistenza su tutto il territorio. Si è trattato di un incontro interlocutorio e proficuo che ha portato alla definizione di importanti passaggi per affrontare alcune delle problematiche più importanti e di diffuso interesse, sulle quali sia il Governatore Emiliano, che la direzione generale della ASL BT stanno ponendo massima attenzione e velocità, come testimoniano i recenti e sempre più frequenti interessamenti personali del Presidente sullo stato di attuazione dei tanti progetti in corso e in avvio, come ad esempio il nuovo ospedale di Andria o la manutenzione delle strutture attive».