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Ascoltare Taylor Swift, Green Day o Caro Emerald, o comunque musica con alto ritmo, può dare la spinta necessaria ad alzarsi dal divano e a riprendere un sano stile di vita con l’ attività fisica.

E’ l’esito di una ricerca pubblicata su Frontiers in Psichology e condotta dall’università di Verona;l’attività fisica migliora con la musica. La ricerca vede co-autore Luca Paolo Ardigò, docente di Metodi e didattiche delle attività sportive, del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento. Dipartimento dell’Università di Verona, diretto da Andrea Sbarbati.
Lo studio si è svolto in collaborazione con Vittoria Maria Patania, Drazen Cular e Alen Miletic, dell’università di Spalato (Croazia). Infine da Johnny Padulo, dell’università di Milano, Enzo Iuliano e Andrea De Giorgio, dell’università degli studi eCampus di Novedrate.

Ascoltando brani con 170-190 battiti per minuto (bpm) è possibile migliorare la resa dell’attività fisica.  faticando meno e dando il meglio di sé. Grazie alla giusta musica allenarsi può diventare molto più piacevole ed efficace. In particolare, un certo tipo di ritmo incrementa i benefici degli allenamenti e riduce la percezione dello sforzo fisico.

La scelta della musica è, infatti, molto soggettiva e si basa su preferenze individuali o culturali, ma la ricerca ha stabilito che la musica ideale per allenarsi è quella ad alto ritmo, soprattutto quando si praticano esercizi di endurance come la camminata, oppure quando ci si allena con esercizi di alta intensità come il sollevamento pesi.

I ricercatori di Verona hanno sperimentato l’effetto del tempo musicale su 19 donne che eseguivano un allenamento di resistenza (camminata su un tapis roulant) o esercizi ad alta intensità (leg press) in quattro differenti condizioni: in silenzio, con una musica a bassa frequenza (90-110 bpm), a media (130-150 bpm) o ad alta frequenza (170-190 bpm).

Altri parametri sono la forza massima, la percezione dello sforzo richiesto dall’esercizio e la frequenza cardiaca

Partendo dal presupposto che più è alta più l’esercizio è vantaggioso per la forma fisica. Si punta a studiare un campione più vasto mentre altri possibili sviluppi riguardano altri aspetti come il genere musicale, la melodia o i testi.

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Todi – È stato presentato mercoledì scorso all’ospedale della Media Valle del Tevere di Pantalla, il libro “Un sogno in movimento” realizzato dall’Associazione Nazionale Attività Motoria (ANAM) che raccoglie le testimonianze dei pazienti impegnati nell’attività fisica adattata nelle palestre della USL Umbria 1. Alla presenza di un nutrito pubblico, sono intervenuti tra gli altri,Antonio Donato Presidente ANAM, Francesco Iannacci Direttore Medico dell’ospedale MVT di Pantalla, Alfio Todini Sindaco di Marsciano, Michele Toniaccini Sindaco di Deruta, Guglielmo Sorci Direttore del master PAMPROS in attività motorie, Daniele IacòPresidente Comitato Italiano Scienze Motorie, Giovanni Santoro Responsabile Sanità Pubblica Regione Umbria, Barbara SebastianiDirettore Tecnico ANAM.

Il libro raccoglie le testimonianze di decine di pazienti, raccolte negli ultimi 4 anni da Marco Nulli, Giuseppe Mordivoglia e da altri istruttori ANAM, presso la Seconda palestra di Rieducazione cardiologica dell’Ospedale di Pantalla, la palestra del Parco Grocco di Perugia e quella del Centro della salute di Magione. L’obiettivo è quello di mostrare che l’esercizio fisico apporta benefici in termini terapeutici ampiamente documentati, ma rappresenta anche un’occasione di socializzazione e motivazione che contribuisco in maniera decisiva al recupero del benessere psico-fisico allontanando il disagio psicologico e le sindromi depressive.
Frequentare una palestra all’interno di una struttura sanitaria crea una condizione importante in quanto la persona è motivata a partecipare, si sente “sicura” e non avverte il disagio dell’idea di frequentare la classica palestra fitness . Molti dei partecipanti descrivono proprio che si sentono in ambiente protetto e familiare. Hanno instaurato un rapporto di complicità ed amicizia tra loro ed anche con gli istruttori che li seguono. La socializzazione favorisce la condivisione, evita la solitudine e la chiusura in sé stessi , la possibilità di creare delle occasioni di vita sociale anche al di fuori della palestra , ma al tempo stesso crea la motivazione per continuare a partecipare all’attività. Ci sono state persone che hanno vissuto quest’ attività come una seconda rinascita, come un’occasione di miglioramento fisico, ma anche psichico e sociale.
La collaborazione tra USL Umbria 1 ed ANAM per la promozione della salute pubblica ha prodotto risultati lusinghieri che sono stati oggetto di attenzione in vari convegni scientifici e incontri universitari in tutto il territorio nazionale. L’auspicio è che da questa giornata possa nascere una collaborazione ancora più stretta e proficua tra tutte le istituzioni, per non disperdere l’esperienza e gli insegnamenti che questo libro scritto in maniera assolutamente spontanea a quattro mani tra tecnici ed utenti, ci lascia in eredità