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Il mezzo sul posto per un incendio in abitazione privata; l’atterraggio nella piazzola abilitata presso il campo sportivo
Ancora un intervento dell’elisoccorso notturno nel modenese, a Cavezzo, a seguito di un incendio in un’abitazione privata. La chiamata al 118 è giunta all’1.46 di martedì 30 aprile: la Centrale operativa del 118 di Bologna ha immediatamente attivato due ambulanze, un’automedica e l’elisoccorso notturno, atterrato nell’area abilitata presso il campo sportivo di via Cavour.
 
Una volta giunti sul posto insieme a Vigili del Fuoco e Carabinieri, gli operatori sanitari hanno soccorso un uomo di 81 anni, che presentava ustioni sul corpo, e una donna di 78 anni che aveva inalato il fumo sprigionato dalle fiamme. Per il paziente è stato disposto il trasporto in elicottero al Centro Grandi Ustionati di Parma, dove è giunto in circa 20 minuti. Ambulanza e automedica hanno invece portato la 78enne all’Ospedale di Baggiovara, dove è stata tenuta in osservazione per una lieve intossicazione. Quella di Cavezzo rientra tra le superfici abilitate a partire dallo scorso 15 agosto all’atterraggio e al decollo dell’elicottero del 118 dotato di tecnologie per la visione notturna. Il potenziamento ha infatti permesso di aumentare notevolmente le opportunità di intervento – mezzi su gomma, elicottero o intervento combinato fra i due mezzi –, al fine di innalzare ulteriormente il livello di sicurezza dei cittadini.

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Nel corso del 2018 i numeri sono cresciuti di pari passo con la professionalità degli operatori. L’importanza dei visori notturni: il 26% delle missioni non sarebbe stata possibile senza questa innovativa tecnologia.
 
Oltre 1.000 interventi nel corso del 2018 (1049 per l’esattezza), con un + 22,40% rispetto al 2017. E’ un grande impegno quotidiano quello dell’elisoccorso Pegaso 2 con base a Grosseto e i dati dell’anno appena concluso lo dimostrano: un significativo aumento del numero delle
missioni (da 857 a 1049 appunto), del numero delle ore volate (da 978 a 1118, con un + 14,30%), del numero degli interventi primari (704 rispetto a 476) e una diminuzione di quelli secondari, cioè di trasferimento da un ospedale all’altro (342 rispetto a 381). Infine, sono stati soccorsi 910 cittadini (erano stati 714 nel 2017) con un incremento pari al 17,57%.
 
“Sono numeri che danno il senso dell’impatto di Pegaso nell’attività di soccorso e che dimostrano una crescente capacità, da parte delle
Centrali Operative 118 di Siena/Grosseto e Arezzo, di individuare meglio e prima la patologia e soprattutto le modalità operative per una migliore gestione del paziente – spiega Massimo Mandò, direttore del Dipartimento dell’Emergenza Urgenza della Asl Toscana sud est – Il cuore di tutto é non solo la rapidità dell’intervento, ma anche la decisione di trasportare il paziente non nell’ospedale più vicino, ma in quello più idoneo. Questo approccio innovativo sta dando i suoi frutti. Consideriamo che la centralizzazione in ospedali hub per patologia tempo dipendente e traumatica è aumentata del 34%. Questo significa spostare meno il paziente da un ospedale all’altro”.
 
“Il 2018 sarà ricordato perché la ASL Toscana Sud Est é stata scelta dalla Regione Toscana come Azienda Sanitaria in cui sviluppare il progetto NVG (Night Vision Googles), i visori che permettono all’elicottero di atterrare di notte anche su superfici non illuminate. Siamo stati i terzi in Italia, dopo Lombardia e Trentino Alto Adige, ad iniziare questo tipo di attività – commenta Stefano Barbadori, responsabile della base di Elisoccorso di Grosseto – Il 26% degli interventi, rispetto al totale, non avrebbe potuto essere effettuato senza visori. Questa possibilità quindi ha permesso un importante aumento dell’operatività”.
 
“Grazie al lavoro encomiabile delle Centrali Operative 118 della nostra ASL sono stati individuati 71 siti di atterraggio, che altrimenti non avrebbero potuto essere utilizzati per interventi di soccorso – dice Enrico Desideri, direttore generale della Asl Toscana sud est – Nel 2018 ben 51 missioni, soprattutto per problematiche di tipo traumatologico, sono state portate a termine grazie all’utilizzo di questa tecnologia, con un significativo risparmio di tempo utile per il paziente. Inoltre, grazie a questa tecnologia, é aumentata la sicurezza del volo in quanto i piloti dell’elicottero riescono meglio a gestire le fasi in notturna. Per la nostra Azienda è un grande risultato e ringrazio tutti per l’impegno che ogni giorno viene messo in campo”.
 
L’attività della Base grossetana é stata caratterizzata anche da un lavoro di tipo educazionale e formativo. Gli operatori hanno partecipato a corsi e congressi dove lo scambio di idee e di esperienze ha permesso la loro crescita professionale.
 
Si ricorda che in Toscana sono operativi tre elicotteri per il soccorso: Pegaso 1 (con base a Ponte a Niccheri, Firenze), Pegaso 2 (con base a Grosseto) e Pegaso 3 (con base a Massa Carrara).

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Il sistema dell’emergenza urgenza territoriale sia su gomma che in volo notturno ha permesso di salvare un paziente in gravi condizioni per un evento traumatico avvenuto sui Lidi ferraresi

Ferrara, il sistema dell’emergenza urgenza territoriale sia su gomma che in volo notturno ha permesso di salvare un paziente in gravi condizioni per un evento traumatico avvenuto sui Lidi ferraresi.
Il giorno 26 settembre scorso alle ore 21.02 circa la Centrale Operativa di Area Omogenea di Bologna ha ricevuto una chiamata proveniente da un lido ferrarese. In meno di 15 minuti arrivavano suol posto in codice rosso l’auto medica e l’ambulanza partita dell’Ospedale del Delta e veniva allertato l’elicottero di base a Bologna. Gli immediati soccorsi permettevano la valutazione delle condizioni del paziente e la stabilizzazione delle funzioni vitali e rendevano possibile il trasporto in sicurezza, assistito da medico ed infermiere soccorritore, verso la piazzola dell’elisoccorso dell’Ospedale del Delta attrezzata anche per il volo notturno. Alle 21.58 il paziente è stato trasferito a bordo dell’elicottero il quale alle 22.34 arrivava all’Ospedale Maggiore di Bologna e immediatamente il paziente poteva essere ricoverato presso il reparto di Medicina D’Urgenza.
La grande e precisa integrazione fra i vari mezzi d’ emergenza permette di realizzare interventi tempestivi ed efficaci. La competenza del personale in servizio permette la stabilizzazione delle funzioni vitali del paziente prima di procedere al trasporto, sia esso in ambulanza che in elicottero.
Il progetto della regione Emilia-Romagna di identificare un gran numero di sedi idonee all’atterraggio notturno dell’elicottero di cui è stata data ampia diffusione nei mesi scorsi va certamente nella direzione di rendere ancora più efficiente ed efficace questo sistema salvavita per le persone.
Si rammenta che per la provincia di Ferrara sono state identificate, insieme ai comuni, fino a 15 sedi.