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“Lo stato di salute in provincia di Catanzaro” è il tema dell’evento scientifico che si è svolto a Lamezia Terme nella Sala “Ferrante” del Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II“. L’evento è stato organizzato dall’U.O.S. Epidemiologia e Statistica Sanitaria, i Responsabili scientifici sono stati il Dott. Giuseppe De Vito, Direttore del Dipartimento di Prevenzione, e la Dott.ssa Antonella Sutera Sardo, Responsabile del Servizio Epidemiologico, presso cui ha sede anche il Registro Tumori ASP Catanzaro.
La rilevanza dell’evento è stata spiegata dalla dott.ssa Sutera Sardo, che ha dichiarato:
“Questa giornata è stata dedicata alla comunicazione dei dati epidemiologici a coloro che sono interessati allo Stato di Salute della Popolazione residente nell’ASP di Catanzaro. L’evento si è rivelato particolarmente importante per vari ordini di motivi: ha offerto la possibilità agli addetti ai lavori di accedere alle informazioni necessarie per effettuare studi sugli argomenti discussi; al management aziendale sono stati offerti elementi utili ad impostare la programmazione di numerosi tipi d’interventi sanitari ed infine l’evento ha rappresentato l’opportunità per gli operatori sanitari di fare rete per contribuire a risolvere le numerose problematiche sanitarie emergenti nel territorio della provincia di Catanzaro. Tutti i lavori, egualmente importanti, hanno contribuito a delineare il profilo di salute della popolazione residente o di alcune parti più deboli di essa (disabili, immigrati, etc) e hanno descritto le iniziative messe in atto per risolverle”.
Le relazioni presentate sono state caricate in allegato nella stessa pagina in formato pdf e possono essere scaricate.
“La mia gratitudine – conclude la dott.ssa Sutera Sardo – si rivolge ai colleghi che con spirito di servizio hanno offerto spontaneamente la loro opera per il bene della comunità, ai discenti interessati al profilo di salute della popolazione, al management aziendale che ha sostenuto fermamente questa iniziativa ed al notevole supporto di tutto il Dipartimento di Prevenzione a cui afferisce il Servizio di Epidemiologia e Statistica Sanitaria”.

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Al via campagna per i pazienti la cui vita è appesa a un Filo

Roma, 1 marzo 2018 – 800 pazienti legati a un Filo. Sono i pazienti affetti da Insufficienza Intestinale Cronica Benigna (IICB), condizione rara che si verifica quando l’intestino perde la sua funzione primaria, quella di nutrire l’organismo. Il filo, ovvero la terapia salvavita della nutrizione parenterale, la nutrizione artificiale che consente ai pazienti di infondere direttamente nel sangue le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per vivere.
Il 1° Marzo si celebra la Giornata Nazionale sull’Insufficienza Intestinale Cronica Benigna, esattamente il giorno dopo il Rare Disease Day, a sottolineare l’esclusione dei pazienti che, seppur affetti da una condizione rara – la più rara e meno conosciuta delle insufficienze d’organo – sono privati di questo riconoscimento da parte del SSN. Sono privati, dunque, dell’accesso a percorsi diagnostico-terapeutici che garantirebbero loro un trattamento adeguato su tutto il territorio nazionale.
Con queste prospettive, l’Associazione Un filo per la vita Onlus dà il via alla campagna di sensibilizzazione “Un filo per crescere”, con l’obiettivo di mettere in luce le difficoltà che i pazienti devono affrontare giorno dopo giorno.
“Con questa campagna vogliamo informare e rendere partecipi la popolazione e le Istituzioni sull’intrinseca difficoltà di gestione di una condizione rara così come della terapia e, allo stesso tempo, dar voce ai pazienti che vivono l’isolamento clinico-assistenziale e sociale. L’accesso a un’adeguata assistenza sanitaria e l’inserimento nel mondo socio-lavorativo ?C spiega Sergio Felicioni, Presidente di Un Filo per la Vita Onlus – passano per la definizione di percorsi diagnostici e terapeutici codificati per tutti i pazienti, senza disomogeneità di trattamento sul territorio nazionale. Io sono papà di un’adolescente con IICB e so cosa significa lottare per quelle che dovrebbero essere condizioni di vita basilari”.

Lo spot Un filo per crescere
Lo spot realizzato dall’Associazione Un Filo per la Vita Onlus è la risposta di una bimba alla domanda ‘cosa vuoi fare da grande?’ La risposta di chi immagina il futuro senza filtri. Di chi sogna in grande.
Uno spot, disponibile al link https://youtu.be/vhyD_wG6E58, che fa emergere la responsabilità sociale di garantire a tutti i bambini, inclusi quelli affetti da IICB, un futuro normale, dignitoso, aperto alle possibilità, alle aspirazioni e ai loro sogni. Un futuro che non debba essere precluso, perché i bambini di oggi sono gli adulti di domani.
Il Flash mob in Piazza del Popolo a Roma
Il primo marzo, in occasione della Giornata Nazionale sull’Insufficienza Intestinale Cronica Benigna, l’Associazione scende in Piazza per lanciare il proprio grido di aiuto. Per far sentire la voce dei pazienti che chiedono di veder riconosciuto il loro diritto a una migliore qualità di vita. Il filo della solidarietà viene srotolato per unire l’opinione pubblica in un simbolico abbraccio collettivo di solidarietà.
L’iniziativa del Flash Mob che si terrà in occasione della Giornata Nazionale sulla IICB è realizzata grazie al contributo incondizionato di Shire.
L’appuntamento è alle ore 11:30 in Piazza del Popolo a Roma.

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“Donare il sangue è un’arte!”: è lo slogan scelto dal Comitato di Catania della Croce Rossa Italiana per la giornata di promozione della cultura della donazione e di raccolta sangue in programma lunedì 26 febbraio al Cus Catania.
Dalle 14,30 alle 18,30 l’autoemoteca stazionerà all’ingresso degli impianti sportivi del Cus Catania (via Santa Sofia 64) per accogliere quante più donazioni possibili e, in particolar modo, da parte degli studenti e del personale dell’Università di Catania che frequentano la struttura del centro sportivo universitario.
La giornata si inserisce nel fitto calendario di giornate di raccolte di sangue organizzate dalla Cri Catania, anche nei giorni infrasettimanali (sia di mattina, sia pomeriggio) proprio per favorire tutti i potenziali donatori.
Perché donare il sangue è un’arte, un gesto quasi impercettibile, un atto che contribuisce a migliorare in modo duraturo la salute di chi la compie e di chi la riceve.
La donazione pomeridiana non impedisce ai donatori di pranzare regolarmente. Unici accorgimenti: non bere alcool, non mangiare latticini, consumare un pasto leggero e pranzare almeno 3 ore prima del momento in cui si andrà a donare.