Inizia la scuola e ripartono anche i progetti di Promozione alla salute della Asl Toscana sud est, rivolti a studenti e insegnanti delle scuole della provincia di Grosseto. Le iniziative Asl per l’anno scolastico 2018/2019 sono state presentate durante un incontro pubblico tenutosi ieri lunedì 10 settembre, presso la Provincia, in piazza Dante e al quale hanno partecipato insegnanti, dirigenti scolastici e responsabili degli uffici educativi.
Numerosi anche questa volta i progetti previsti, condivi in accordo con l’Ufficio Scolastico Provinciale e pensati sulla base della rilevazione dei bisogni socio sanitari ed educativi della popolazione giovanile della provincia grossetana.
Durante la mattina sono state illustrate proposte destinate soprattutto agli insegnanti che hanno contatto diretto e quotidiano con gli alunni, sulle metodologie da mettere in atto per promuovere nei ragazzi sviluppo dell’autonomia e processi di empowerment, finalizzati all’apprendimento delle skills, ovvero l’insieme di capacità e attitudini come saper prendere decisioni, comunicare in modo efficace e resistere alle influenze esterne, facilitando scelte comportamentali salutari.
Rientrano in questo ambito i progetti “Metodologie Life Skills”, “Metodologie di gestione della classe” e “Metodologia autobiografica e narrativa”.
“Attraverso la diffusione di contenuti, metodologie e strumenti validati e condivisi si intende supportare attività e percorsi di formazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado che sceglieranno di prendere parte a uno o più progetti proposti. – spiega Claudio Pagliara, responsabile aziendale UOS Educazione alla salute – La collaborazione tra Asl e Scuola rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo di azioni di miglioramento degli ambienti di vita e di promozione per il benessere di studenti e insegnanti.
Alcuni progetti come il progetto “Margherita” sull’autismo e “Unplugged”, per scoraggiare l’uso di sostanze nocive in giovane età, sono già stati avviati negli anni precedenti e vengono riproposti dato il forte riscontro e l’efficacia rilevati.
Di carattere regionale sono alcuni programmi educativi relativi alla cultura della donazione e all’esercizio fisico in classe; grande attenzione anche per i temi controversi e più che mai attuali del web, del bullismo e della promozione di stili di vita non violenti in riferimento diretto al protocollo regionale Codice Rosa. Iniziative sono dedicate anche all’aspetto più privato ed emotivo che a volte i giovani si trovano ad affrontare senza possedere gli strumenti cognitivi ed educativi appropriati, si parlerà infatti di educazione alla perdita e al lutto, di sessualità e affettività.
“L’obiettivo delle attività della Promozione alla salute della Asl Toscana sud est – afferma la dottoressa Simona Dei, direttore sanitario Asl Toscana sud est – è quello di permettere alle persone di diventare sempre più protagonisti delle proprie scelte di vita con la sicurezza che dove queste non dovessero bastare a garantire i bisogni di salute, hanno intorno a loro un sistema che li protegge e li guida nei percorso adatti”.

Mi-Orto e Musica: la riabilitazione si fa anche così
Un ponte tra riabilitazione e socializzazione, occasione per condividere insieme attività pratiche all’interno dell’ambiente sanitario allo scopo dicompletare il percorso terapeutico attraverso la messa in pratica di abilità cognitive e motorie. Ma anche nuovi spazi e momenti di umanizzazione dell’Ospedale, per rendere l’assistenza sanitaria sempre più vicina alle persone e ai loro bisogni di salute.
Sono stati presentati stamattina al padiglione Scarlini dell’Ospedale di Mirandola due progetti rivolti ai pazienti con patologia neurologica (alterazioni motorio-funzionali e cognitive) dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa diretta dal dottor Luciano Mazzoleni: il “Mi-Orto”, un orto-giardino realizzato all’interno dell’Ospedale e l’attività corale rivolta a persone con problemi fonatori, articolatori e deficit comunicativi, che sfocia nella partecipazione al coro “Com’è bello cantar”, nato nel 2014 all’interno dell’U.O., una delle pochissime realtà a livello nazionale composta da sole persone con disabilità. Attraverso l’attività manuale e vocale, i pazienti possono misurare e sperimentare il recupero delle funzioni della propria vita quotidiana, ma anche apprendere nuove capacità stimolanti, compresa “l’arte del gioire insieme”.
L’Azienda USL di Modena è da sempre alla ricerca di modalità innovative, complementari ai trattamenti tradizionali, per umanizzare le cure e favorire il protagonismo delle persone.
I due progetti hanno infatti un unico filo conduttore, chiarisce Mazzoleni: “sono un completamento del percorso di riabilitazione, effettuato dalla fisioterapista, dalla fisioterapista occupazionale e dalla logopedista, al fine di sviluppare e mettere in pratica abilità cognitive e motorie e valutare le potenzialità di reinserimento della persona nel contesto domestico, sociale e produttivo. Si tratta anche di un modo per uscire dal contesto più tradizionale dell’assistenza ospedaliera, vivendo la terapia attraverso occasioni di aggregazione tra persone che condividono interessi comuni, oltre a un momento difficile della loro storia personale”.
La realizzazione dei due progetti è stata possibile grazie alla sinergia con associazioni, enti, aziende del territorio: la scuola di Musica “G. Andreoli” e il Maestro Gianni Guicciardi, direttore del Coro Com’è bello cantar, Lions Club Mirandola e Garden Vivai Morselli, che hanno contribuito alla realizzazione dell’orto.
La collaborazione tra più soggetti aggiunge valore a un’assistenza sanitaria sempre più attenta ai bisogni di salute delle singole persone e pienamente inserita nel contesto della sua comunità.