La Casa Circondariale di Sassari ha ospitato il tavolo interdisciplinare istituito per prevenire e contrastare la diffusione delle malattie infettive. All’incontro hanno partecipato il direttore della Casa Circondariale, il magistrato del Tribunale di Sorveglianza, il Garante dei Detenuti, il direttore del Distretto ASSL Sassari, il direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari e il personale impegnato quotidianamente nell’assistenza.
Durante la riunione si sono gettate le basi per la condivisione di due percorsi paralleli, uno informativo e formativo dedicato alla prevenzione delle malattie infettive che hanno maggiore diffusione all’interno dei penitenziari e uno clinico basato sullo screening e sulla profilassi della malattia.
«L’assistenza sanitaria non deve essere intesa esclusivamente come momento di cura – afferma il direttore del Distretto dell’ASSL Sassari, Nicolò Licheri – ma deve essere occasione di promozione della prevenzione, un fattore determinante per il benessere della popolazione carceraria. Il tavolo interdisciplinare nasce con l’obiettivo di coinvolgere in questo percorso tutti gli attori istituzionali che operano nella casa circondariale di Sassari».
Questo primo incontro si inserisce all’interno del percorso, intrapreso in stretta collaborazione con la Direzione Carceraria, per il potenziamento del servizio sanitario offerto all’interno delle Case Circondariali di Sassari e Alghero.

L’ASSL Sassari ha potenziato l’attività specialistica ambulatoriale negli istituti penitenziari di Sassari e Alghero, per un totale di quaranta ore settimanali. Le branche coinvolte sono l’odontoiatria, la cardiologia, l’ortopedia, l’ecografia, l’oculistica, la neurologia e la tossicologia. A queste attività si aggiungono la fisiatria, la chirurgia, la dermatologia, la gastroenterologia e l’urologia, garantite dal personale medico dipendente.
Oltre all’attività specialistica ambulatoriale, l’ASSL Sassari ha riorganizzato l’offerta del servizio di base dedicata ai detenuti delle due strutture carcerarie. Il nuovo modello è vincolato alla presa in carico dell’assistito ed è basato sul rapporto medico paziente, una novità che garantisce a tutti i detenuti la possibilità di rivolgersi, in condizioni ordinarie e non di urgenza, sempre allo stesso professionista.
Inoltre è stata implementata l’offerta psicologica, garantita a tutti i detenuti delle due case circondariali e non più ad alcune categorie specifiche, e il servizio clinico dell’offerta psichiatrica che, nel carcere di Bancali, è assicurato da quattro medici psichiatri con quattro accessi settimanali e, ad Alghero, è garantito con due accessi settimanali.
«Negli ultimi sei mesi abbiamo lavorato alla riorganizzazione dell’offerta sanitaria in carcere – afferma il direttore del Distretto Sanitario di Sassari, Nicolò Licheri. Dopo i necessari confronti di approfondimento con le direzioni carcerarie, a febbraio abbiamo incontrato il garante dei detenuti e successivamente abbiamo dialogato con le rappresentanze sindacali. Una volta raccolti i loro pareri e analizzate le richieste dei detenuti, abbiamo riorganizzato l’offerta sanitaria ponendo pari attenzione sia all’attività medica di base sia all’attività medica specialistica ambulatoriale. Siamo certi che questa rimodulazione delle priorità cliniche renderà più efficiente l’accesso e l’erogazione dei servizi sanitari in carcere».
Anche la dotazione strumentale è stata oggetto di revisione. Per migliorare l’assistenza nel carcere di Alghero è in fase di aggiudicazione il riunito odontoiatrico, richiesto per l’espletamento dell’attività specialistica. Mentre per le strutture di Bancali e Alghero è imminente la fornitura di due ulteriori lampade a fessura per l’attività oculistica.
Infine l’ASSL Sassari ha rinnovato la convenzione con la clinica di Malattie Infettive dell’AOU di Sassari per le consulenze nei due istituti penitenziari.
«Raggiunto questo primo risultato, pur nelle note difficoltà legate al contesto normativo ed economico, il Distretto di Sassari continuerà ad impegnarsi – conclude Licheri – per migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni e per rispondere in modo ancora più puntuale alle esigenze dei detenuti anche grazie al confronto, che si ritiene indispensabile, con le istituzioni competenti».

Si è concluso il corso informativo sulla menopausa organizzato dall’Unità Operativa per la Promozione della Salute del Dipartimento di Prevenzione dell’ASSL di Sassari. Gli incontri si sono svolti a Sassari, nella Palazzina “F” di Rizzeddu, ed erano rivolti alle donne di età compresa tra i 45 e i 65 anni con partecipazione gratuita.
Il programma del corso era articolato in tre lezioni durante le quali sono state affrontate sei tematiche affidate ad altrettanti esperti: menopausa, terapia sostitutiva e alternative terapeutiche, condotto dalla dottoressa Marcella Fenu; aspetti psicologici della menopausa, affidato alla dottoressa Cristina Pazzona; tabagismo al femminile, illustrato dalla dottoressa Tiziana Marras; apparato cardiocircolatorio e menopausa, commentato dal dottor Antonio Virdis; screening istituzionali nella prevenzione, esposto dalla dottoressa Donatella Moroso; stile di vita nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, affrontato dalla dottoressa Marcella Fenu.
Al termine del corso è stato distribuito un questionario a tutte le partecipanti, per conoscere il loro gradimento delle lezioni e per capire quali aspetti del programma o della comunicazione possono essere migliorati libido-portugal.com.
Dopo la stagione estiva, infatti, l’Unità Operativa per la Promozione della Salute del Dipartimento di Prevenzione dell’ASSL di Sassari riproporrà questo modulo informativo alle donne interessate per approfondire l’argomento menopausa con le tematiche psicofisiche ad essa correlate e per suggerire loro il modo migliore per affrontarle.

Il 13 maggio 1978 veniva emanata la cosiddetta “Legge Basaglia”. In quell’epoca fu un’assoluta rivoluzione nel modo di concepire le cure dei malati mentali.
La legge sanciva un pionieristico e radicale passaggio da un’ottica “custodialistica” manicomiale del “diverso” alla filosofia del reinserimento nel contesto sociale del malato mentale.
Nel quarantennale dell’avvenimento i Dipartimenti di Salute Mentale di Nuoro e di Sassari hanno deciso che questa ricorrenza dovesse essere festeggiata, più che celebrata.
Accettando l’ospitalità ed il patrocinio del Comune di Alghero hanno organizzato un evento che coinvolgerà operatori, pazienti, e tutta la rete delle associazioni del terzo settore.
Per meglio rappresentare simbolicamente il cambiamento nei processi di cura e riabilitazione sono stati selezionati due esempi di progetti riabilitativi.
Venerdì 18 maggio, nel Teatro Civico, a partire dalle ore 18.30, i pazienti del Mandrolisai metteranno in scena una piece teatrale intitolata “Variazioni G.”, liberamente tratta dai testi originariamente interpretati da Giorgio Gaber, per la regia di Andrea Meloni.
Il progetto è stato realizzato dal Centro Diurno di Tonara afferente al Centro di Salute Mentale di Sorgono, in collaborazione con la compagnia teatrale “Libera…mente”.
Al termine della rappresentazione teatrale verrà presentato ufficialmente il progetto “Oso Virare” realizzato dalla collaborazione del CSM di Alghero con la sezione algherese della Lega Navale Italiana.
E’ un progetto di vela-terapia in cui i pazienti, al termine di un breve corso teorico, vengono “imbarcati”, inizialmente per brevi uscite, su barche da diporto a vela messe generosamente a disposizione dai soci della Lega Navale.
L’obiettivo di entrambi i progetti riguarda da un lato l’opportunità per i pazienti di mettersi alla prova in attività per loro nuove e, probabilmente, precedentemente impensabili; e il riuscire in imprese impegnative contribuisce al miglioramento della fiducia in se stessi nel mettersi in relazione con gli altri; dall’altro permette al contesto sociale in cui vivono di “scoprire” in loro qualità finora sconosciute. In altre parole si tratta di progetti tesi alla riabilitazione dei pazienti psichiatrici, ma anche di superamento dello stigma sociale nei loro confronti.

Si è insediata il giorno 19 aprile 2018 e ha iniziato a operare regolarmente la Commissione Rischio Radiologico Aziendale, costituita con delibera n. 396, proposta dal Responsabile della funzione di coordinamento aziendale dell’area tematica “Programmazione Ospedaliera”, attualmente Direttore dell’ASSL di Nuoro, Grazia Cattina, e adottata dal Direttore Generale, Fulvio Moirano, nella seduta del 14 marzo 2018, in conformità alle prescrizioni contenute nel D.Lgs 230/95 e s.m.i., concernenti le Norme Aziendali di Protezione e Sicurezza.
La Commissione Aziendale Rischio Radiologico dovrà supportare la Direzione generale nell’applicazione delle norme e delle disposizioni applicabili in materia di attribuzione dei benefici contrattuali al personale esposto a rischio da radiazioni ionizzanti, in un quadro di appropriatezza, equità e trasparenza, anche mediante la predisposizione di apposito regolamento da sottoporre all’approvazione della Direzione previa informativa alle Organizzazioni Sindacali. La Commissione, presieduta dal Direttore Sanitario, Francesco Enrichens, risulta così composta:
• un direttore di Unità Operativa di Radiologia
• un medico autorizzato
• un esperto qualificato
• un fisico esperto in fisica medica
• un medico competente
• un RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
• un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
• un infermiere di Blocco Operatorio
• un assistente/collaboratore amministrativo in qualità di segretario.
La deliberazione è consultabile e scaricabile al seguente link: SCARICA PDF