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Le loro opere in una mostra a Firenze grazie a un bando regionale
 
In una mostra a Firenze le migliori opere dei 708 ragazzi degli istituti scolastici delle province di Arezzo, Siena e Grosseto, formati dagli operatori dei dipartimenti della Prevenzione e delle Professioni Tecnico Sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione dell’Ausl Toscana sud est grazie a un bando della Regione Toscana dedicato alla “Promozione della cultura della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita tramite la scuola”.
La mostra, che si è svolta nei locali di Palazzo Panciatichi in Via Cavour, sede del Consiglio Regionale, è stata inaugurata alla presenza del presidente dell’assemblea toscana e dell’assessore alla sanità, nonché di rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, dell’INAIL e di numerose autorità istituzionali.
L’obiettivo del bando è stato quello di favorire l’inserimento in ogni attività scolastica di “specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche, volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie didattiche”.
Da qui un contributo economico complessivo di 49mila e 500 euro per gli istituti compresivi dei territori serviti dall’Ausl Toscana sud est, che hanno aderito all’iniziativa.
Gli istituti della provincia di Arezzo che hanno partecipato sono: Cortona1 “Gino Bartali”, “Rita Levi Montalcini” di Lucignano,”Petrarca” di Montevarchi; mentre quelli della provincia grossetana sono Grosseto 3, Grosseto 5 e “Monte Argentario Giglio”. Gi istituti comprensivi della provincia di Siena che hanno aderito al progetto sono “Renato Fucini” di Monteroni d’Arbia e Murlo, Poggibonsi 1, “Irisi Origo” di Montepulciano, “Graziano da Chiusi” di Chiusi.
A conclusione di tali progetti, la Regione Toscana ha voluto dare massima diffusione ai lavori realizzati dalle scuole primarie e secondarie di secondo grado di tutto il territorio regionale tramite l’allestimento di un’apposita mostra, la cui accoglienza dei partecipanti è stata curata dagli studenti dell’IPSSEOA “Bernardo Buontalenti” di Firenze.
I referenti dell’Ausl Toscana sud est che hanno seguito le fasi di programmazione e realizzazione dei progetti sono stati Paola Buonriposi per Arezzo, Paolo Rabazzi per Grosseto, Susanna Vimercati per Siena.

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Promuovere il benessere e la salute dei bambini della scuola primaria attraverso la scoperta della sessualità. Questo l’obiettivo dell’esperienza sviluppata dal Consultorio Familiare di Monserrato della ASSL Cagliari ed il Convitto Nazionale di Cagliari. Il progetto pilota, nato nel 2012, ha coinvolto i bambini di due sezioni delle scuole elementari,ed è stato condotto dall’equipe multidisciplinare (psicologa ginecologo e ostetrica) sul tema dell’educazione alla sessualità, con un percorso di lavoro con bambini e genitori. Al termine del progetto è stato realizzato un libro sviluppato nella forma del “Diario di Bordo”, in cui i diversi soggetti coinvolti nel progetto quinquennale (èquipe del consultorio, insegnanti e educatori della scuola, genitori e bambini) hanno potuto documentare il lavoro fatto ed esprimere le proprie riflessioni ed i propri vissuti su tale esperienza. L’intervento, rivolto ai bambini delle classi elementari e ai loro insegnanti e genitori, è stato ispirato dalle Linee Guida Europee della OMS sull’educazione all’affettività e sessualità, ed ha voluto lasciare una testimonianza concreta e operativa da condividere con tutti gli adulti interessati a replicare tale impegno educativo a tutela del benessere psicologico, relazionale, affettivo e fisico delle nuove generazioni.

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I certificati, le scadenze e i vaccini da fare

Una autocertificazione in cui si dichiara l’avvenuta vaccinazione dei propri figli. E’ questa la documentazione che – in base al nuovo emendamento presentato oggi al Milleproroghe – i genitori saranno tenuti a presentare alle scuole, in attesa di fornire la certificazione ufficiale.
I CERTIFICATI: per l’anno scolastico che sta per cominciare, 2018-19, è prorogata la validità dell’autocertificazione da parte delle famiglie. E’ quanto prevede il nuovo emendamento dei relatori sui vaccini al milleproroghe. L’autocertificazione potrà avere ad oggetto anche la prenotazione della vaccinazione presso il centro di riferimento. Resta tuttavia una situazione di confusione, come ribadiscono i presidi i quali sottolineano di essere da parte loro tenuti a rispettare il decreto Lorenzin: ovvero, se non si è in regola non si entra nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Dunque, rilevano, le autocertificazioni, che “in questo momento non varrebbero, a voler chiudere un occhio devono essere strettamente temporanee e rimpiazzate di corsa con gli originali”.
LE SCADENZE: l’autocertificazione sarà valida fino al 10 marzo 2019. Entro quella data le famiglie dovranno infatti presentare “la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie”. Dopo il 10 marzo dunque, se sarà ancora in vigore l’attuale legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica, le famiglie saranno tenute a presentare le certificazioni ufficiali. La mancata presentazione dei certificati ufficiali, in base alla normativa, comporta il divieto di frequenza di materne e nidi per i bambini (da 0 a 6 anni) non in regola. I ragazzi da 6 a 16 anni possono invece accedere comunque a scuola ma in entrambi i casi, se i genitori rifiutano ripetutamente di far vaccinare i figli incorrono in sanzioni pecuniarie fino a 500 euro.
I VACCINI DA FARE: in base alla legge Lorenzin sono dieci. Si tratta di anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.