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Secondo la denuncia di una donna, il medico avrebbe iniziato con dei massaggi per poi passare oltre

Pedagogista eseguiva visite a domicilio ma si “interessava” più delle mamme che dei figli: a denunciarlo, attraverso il programma televisivo “Le Iene”, una mamma.
Ora l’Asp, esprimendo “forte indignazione per i fatti segnalati” e annunciando «di avere avviato tutti gli accertamenti e provvedimenti esemplari del caso», lo ha sospeso in via cautelativa dal servizio. Un provvedimento apprezzato dall’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, che sottolinea: “Occorre agire duramente verso chi porta avanti simili azioni compromettendo l’immagine e la reputazione di migliaia di onesti professionisti che lavorano ogni giorno a servizio dei pazienti. Alla madre del bimbo va la mia solidarietà”.
La vicenda è emersa da un servizio de “Le iene” in onda la scorsa domenica sera.
“Se può, deve rimanere solo con il reggiseno e basta, altrimenti non concludiamo nulla”, dice il medico alla donna che non comprendeva il perché di quella visita. La mamma ha anche raccontato che nella prima seduta ha iniziato da massaggi per poi passare oltre.
“Mi ha fatto una lavanda vaginale”, ha raccontato la donna.
“L’ha giustificata come beneficio necessario al piano terapeutico previsto nei confronti di mio figlio”.
A quel punto, per il medico è scattata la trappola.

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Le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria prendono atto dell’avvio del confronto all’Aran per il rinnovo del contratto di lavoro 2016-2018 che oggi ha ufficialmente tagliato i nastri di partenza.
Il calendario dei prossimi incontri, ravvicinati nel tempo a partire dalla convocazione per il prossimo 1 marzo, e la dichiarata disponibilità dell’Aran a proseguire un percorso da condividere, ci inducono a raffreddare per il momento la vertenza che ci ha visti impegnati per un intero anno fino ad oggi.
In attesa di risposte precise e responsabili alle domande poste oggi, auspichiamo una stagione costruttiva finalizzata a recuperare quanto è stato perso in termini di retribuzioni stipendiali e condizioni di lavoro dei medici e dei dirigenti sanitari, oggi peggiorate al punto da costituire un fattore limitante per l’accesso alle cure per i cittadini.
Nel contempo le Organizzazioni Sindacali chiedono alle Regioni di fare la loro parte in merito a contenuti e tempi della contrattazione.
A fronte di queste considerazioni, le Organizzazioni Sindacali sospendono la giornata di sciopero nazionale indetta per il 23 febbraio, mantenendo comunque lo stato di agitazione e riservandosi, già a seguito dell’incontro del 1 marzo, di fissare una nuova data nel caso in cui tempi e contenuti della trattativa fossero insoddisfacenti.

Il comunicato è firmato da: ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA