693mila donne vivono grazie a diagnosi precoce e nuove terapie
Proprio grazie a diagnosi precoce e farmaci sempre più efficaci oggi in Italia vivono dunque 693mila donne che hanno avuto la neoplasia, con un aumento del 19% rispetto al 2010.
Circa due terzi si sono lasciate la malattia alle spalle, avendo ricevuto la diagnosi da oltre un quinquennio. “Si è registrato negli ultimi vent’anni un aumento costante e progressivo dell’incidenza, ma la mortalità, dopo il picco negli anni Ottanta, è diminuita – spiega Francesco Cognetti, direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena e presidente del Convegno giunto alla quarta edizione -. È migliorata anche la durata della sopravvivenza nelle pazienti con patologia in stadio avanzato. Purtroppo molte di queste donne, nonostante i passi in avanti e l’incremento della durata della loro vita, non ce la fanno. Da qui la necessità di ottimizzare i trattamenti disponibili e individuare nuove soluzioni”. L’obiettivo, sottolinea, è ”potenziare la ricerca sui marcatori biologici, così potremo selezionare al meglio le pazienti e risparmiare risorse”