Medical News

Dai primi giorni di novembre nella Usl Umbria 1 parte la campagna vaccinazione antinfluenzale 2019-2020. Dal 28 ottobre infatti inizia la distribuzione del vaccino ai Centri di Salute. Sebbene alcuni sintomi simil-influenzali abbiano già costretto a letto molti umbri e isolamenti di virus influenzali in Italia ci siano stati già da alcune settimane, è come sempre nel mese di dicembre che il vero virus dell’influenza epidemica stagionale inizierà a colpire in maniera significativa la popolazione, con un picco previsto tra metà gennaio e metà febbraio. E’ pertanto importante vaccinarsi per prevenire l’influenza e ridurre le complicanze nonché per contenere la circolazione dei virus influenzali. La vaccinazione è raccomandata ai soggetti di età superiore a 65 anni, alle persone a rischio per patologia o per motivi professionali.

Il vaccino contro l’influenza  – ricorda il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria1 – è gratuito, garantisce una buona protezione ed è assolutamente sicuro.

Oltre alle persone ultrasessantacinquenni, la vaccinazione è altamente raccomandata nei soggetti con patologie a rischio di tutte le età (cardiopatie e broncopatie croniche, diabete, linfomi e neoplasie, condizioni di immunodeficienza, epatopatie e nefropatie croniche), nei contatti familiari di persone ad alto rischio, nelle donne nel 2°-3° trimestre di gravidanza, nei lavoratori addetti a servizi essenziali di primario interesse pubblico (personale sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco, personale della scuola ecc.), nei veterinari e allevatori  e  nei donatori di sangue, come indicato dalla circolare ministeriale.

“Quest’anno – spiega Massimo Gigli, responsabile del servizio di igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 – si prevede che l’influenza epidemica stagionale colpirà almeno 6 milioni di persone in Italia  (in Umbria  100-150 mila persone). I virus influenzali in circolazione saranno quattro: due di tipo A (A-H1N1 e A-H3N2) e due di tipo B (il B Colorado e il B Phuket). E’ previsto anche quest’anno l’utilizzo di un vaccino quadrivalente, contenente anche la  variante del ceppo B/Phuket. Questo vaccino è da prediligere nei bambini e nei soggetti più giovani, ma può comunque essere tranquillamente somministrato anche nelle persone ultrasessantacinquenni.”
Per informazioni ci si può rivolgere al proprio Medico di famiglia o Pediatra oppure al Servizio di Igiene e Sanità pubblica o al Centro di Salute territorialmente competente.

Medical News

Richiamare l’importanza della vaccinazione con un monito che simbolicamente arriva dagli stessi bimbi. “Mamma io mi vaccino” è lo slogan che caratterizza la campagna di comunicazione promossa dal Rotary Club Valsesia e dall’Asl di Vercelli, presentata oggi in conferenza stampa presso l’ospedale S. S. Pietro e Paolo di Borgosesia. Un’ occasione preziosa per ribadire l’importanza della vaccinazione, ma soprattutto per valorizzare l’informazione e la conoscenza. “Mamma io mi vaccino” è, infatti, la frase che campeggia nei cucchiai di legno – di produzione artigianale e realizzati da un’azienda locale – che i genitori troveranno in un pacchetto distribuito presso gli sportelli dell’Asl Vercelli in cui si effettua la scelta del pediatra (Sportelli Scelta/Revoca). Una confezione al cui interno vi è questo piccolo gadget, ma soprattutto un libretto informativo: una guida pratica per i genitori, redatto dal servizio vaccinazioni dell’Asl di Vercelli, per aiutare mamma e papà a conoscere ed orientarsi correttamente sul tema vaccinazioni nei bambini. “Come Asl Vercelli abbiamo subito accolto questa iniziativa perché crediamo nel dovere che come Istituzioni abbiamo nel promuovere la salute pubblica. La vita di una famiglia – sottolinea il direttore generale Chiara Serpieri – può essere paragonata per certi aspetti a quella di una squadra. In una famiglia genitori e figli vivono, crescono e cercano di affrontare i grandi temi della vita . La scienza ci ha donato di armi molto potenti, per la tutela della salute dei nostri e di tutti i figli del mondo. Noi abbiamo la responsabilità, come genitori e come istituzioni, di fare tutto quello che è in nostro potere per proteggerli tutti”. Andrea Guala – del Rotary Club Valsesia, club che ha finanziato l’acquisto dei cucchiai di legno e promossa questa iniziativa – ha sottolineato come già il Rotary Club International abbia alle spalle una tradizione di impegno trentennale in temi di salute pubblica, specie con riferimento alla protezione per l’eradicazione della poliomielite nei paesi in cui è ancora presente. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che sia fondamentale parlarne e informare le famiglie. L’Asl di Vercelli – ha chiarito la responsabile del servizio vaccinale Virginia Silano – ha mantenuto un trend positivo con una risposta favorevole e una copertura che per le principali vaccinazioni nell’infanzia ha raggiunto il 98,30% rispetto alla richiesta nazionale di arrivare al 95%, percentuale necessaria per raggiungere immunità di gregge. Il pacchetto che contiene il cucchiaio e il libretto informativo sarà confezionato dagli ospiti dei centri diurni dell’Asl di Vercelli. Sinergie a tutto tondo per un obiettivo comune: la protezione e la salute delle nuove generazioni.

Medical News

Ci hanno messo la faccia per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale. I “testimonial” di eccezione dell’iniziativa sono l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Grosseto, Mirella Milli, il sovrintendente capo tecnico sanitario della Questura di Grosseto, Luigi Spaggiari, tre giocatori del Grosseto Calcio, Shoon Molinari, Filippo Boccardi e Tommaso Del Nero, il segretario del UNVS Grosseto, Guido Borsetti, i giornalisti locali di stampa, web e tv, il direttore Area Omogenea aziendale Igiene Pubblica e Nutrizione, Maurizio Spagnesi, la responsabile UOS Igiene Pubblica e Nutrizione di Grosseto, Maria Di Cunto, il direttore dell’ospedale Misericordia, Daniele Lenzi.

Questa mattina, al centro vaccinazioni di Villa Pizzetti, alcuni dei presenti si sono dunque sottoposti a vaccinazione per promuovere questa opportunità e per sottolineare il valore di questo gesto, semplice e gratuito, che rappresenta una dimostrazione di tutela della propria salute e di altruismo verso tutte le persone che per vari motivi non possono vaccinarsi. L’influenza infatti può avere a volte esiti potenzialmente funesti, come nel caso delle persone “fragili”, anziani o con patologie croniche. Nella stagione 2017-2018, in Toscana, sono stati diagnosticati 63 casi gravi in soggetti ricoverati in terapia intensiva, e ben 15 decessi. Il picco massimo d’influenza è previsto a inizio gennaio 2019, quindi è consigliato immunizzarsi tra novembre e dicembre.

Medical News

L’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per l’attuazione delle misure di controllo e la gestione dei casi e delle complicanze della malattia ed è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni persona sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive.
Casi severi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche.
Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che in media circa 40.000 persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’influenza nell’UE.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale: il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.
Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono:
• riduzione del rischio individuale di malattia, di ospedalizzazione e di morte
• riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità

La vaccinazione è il mezzo più efficace di prevenzione e viene offerta attivamente e gratuitamente a tutti soggetti di età pari o superiore a 65 anni ed a tutti coloro, da 6 mesi a 64 anni di età, che sono affetti da malattie croniche predisponenti a complicanze in caso di influenza, quali cardiopatie, broncopneumopatie, diabete, nefropatie, epatopatie, malattie endocrine e dismetaboliche e stati immunodepressivi.
È inoltre offerta a Medici e personale sanitario di assistenza, familiari e soggetti a contatto con persone ad alto rischio, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, donatori di sangue.
Il vaccino può essere eseguito presso Medici e Pediatri di Famiglia.

La S.S.D. Igiene e Sanità Pubblica collabora con Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta allo svolgimento della campagna, aprendo ambulatori straordinari dal 19.11.2018 fino al 27.12.2018, come di seguito specificato:

• Sede Operativa di Domodossola:
c/o ambulatorio I.S.P. di Via Scapaccino n. 47,
tel. 0324491679 – 0324491683 mail sisp.do@aslvco.it
Lunedì e Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 11.00

• Sede Operativa di Verbania:
c/o ambulatorio I.S.P. di Viale S. Anna n. 83
tel. 0323541458 – 541441 mail sisp.vb@aslvco.it
Martedì e Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 11.00

• Sede Operativa di Omegna:
sede Dipartimento di Prevenzione
ambulatorio I.S.P. di via IV Novembre n. 294
tel. 0323868045 – 868040 mail sisp.om@aslvco.it
Lunedì e Mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 11.00

Oltre il 27.12.2018 la S.S.D. Igiene e Sanità Pubblica continuerà ad eseguire le vaccinazioni antinfluenzali, PREVIO APPUNTAMENTO, nel corso degli ambulatori ordinari sopra richiamati nei seguenti orari:

• Sede Operativa di Domodossola:
Lunedì e Giovedì dalle ore 09.00 alle ore 10.00

• Sede Operativa di Verbania:
Martedì e Giovedì dalle ore 09.00 alle ore 10.00

• Sede Operativa di Omegna:
Lunedì e Mercoledì dalle ore 09.00 alle ore 10.00

La Direzione Generale ringrazia anticipatamente tutti coloro che consentiranno una buona riuscita della campagna vaccinale a partire dal Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Libera Scelta.
Nell’interesse della tutela della salute della collettività invitiamo le persone ultrassessantacinquenni o con specifiche patologie a sottoporsi al vaccino antinfluenzale.
L’Azienda Sanitaria promuoverà una campagna di vaccinazione anche tra i suoi dipendenti.

Medical News

Giornalisti, sportivi e il direttore generale della Asl si sono dati appuntamento al Centro Vaccinazioni per sensibilizzare la popolazione

AREZZO – Ci hanno messo la faccia per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale. I “testimonial” sono i giornalisti Sergio Rossi, Mattia Cialini, Francesca Muzzi, Luigi Alberti, Michele Francalanci, Edoardo Carrai, il fotografo Alessandro Falsetti, il direttore sportivo della SS Arezzo Emiliano Testini, l’addetto stampa della SS Arezzo Luigi Alberto Dini e il direttore della Asl Toscana sud est Enrico Desideri. Questa mattina, con ritrovo al Polo unico per le vaccinazioni di viale Cittadini (vicino al Consultorio e all’asilo Bucaneve), si sono dunque sottoposti a vaccinazione per promuovere questa opportunità e per sottolinearne l’importanza.

“Ci ha fatto piacere aderire a questa iniziativa perché possiamo veicolare un messaggio positivo e di esempio tra la popolazione – hanno dichiarato i partecipanti – Ringraziamo il personale della Asl per la disponibilità e la professionalità con cui ci hanno accolti e invitiamo gli aretini a sottoporsi a vaccinazione contro l’influenza, soprattutto coloro che appartengono alle categorie a rischio”.
Il picco massimo di influenza è previsto a inizio gennaio, quindi è consigliato immunizzarsi tra novembre e dicembre. Vaccinarsi è un segnale di tutela della propria salute ma anche di rispetto nei confronti di chi è vicino, dato che può essere contagiato a sua volta. L’influenza può avere inoltre esiti potenzialmente funesti, come nel caso delle persone “fragili”, anziani o con patologie croniche.
Si ricorda che la vaccinazione è raccomandata e viene offerta gratuitamente alle persone di età pari o superiore ai 65 anni e a persone affette da patologie che possono aumentare il pericolo di complicanze da influenza (donne in gravidanza, diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche, metaboliche, oncologiche).
E’ gratuita anche per gli addetti al pubblico servizio, bambini in età pediatrica con patologie a rischio, personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali fonte d’infezione virale, familiari a contatto di soggetti ad alto rischio e da quest’anno i donatori di sangue.
Si ricorda che nella stagione 2017-2018 in Toscana sono stati diagnosticati 63 casi gravi in soggetti ricoverati in terapia intensiva, e ben 15 decessi. Per vaccinarsi contro l’influenza, è necessario fare riferimento a pediatri e medici di famiglia.

Medical News

Attivate nei Distretti 82 sedute dedicate: quasi 8000 i destinatari a cui è offerta attivamente e gratuitamente la vaccinazione

Entra nel vivo in provincia di Modena la campagna per la vaccinazione anti-Herpes Zoster che, come previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017/2019, per l’anno in corso è offerta attivamente e gratuitamente a tutti i 65enni (nati nel 1953).
La vaccinazione è lo strumento più efficace per proteggersi dall’Herpes Zoster, detto anche “fuoco di Sant’Antonio”, infezione dovuta alla riattivazione del virus della varicella che non viene eliminato dall’organismo ma rimane latente nel sistema nervoso, e si può manifestare in modo frequente e debilitante. Il vaccino, che viene somministrato con un’iniezione nella parte alta del braccio, riduce il rischio di sviluppare l’Herpes Zoster, ma soprattutto protegge da una delle complicanze più frequenti, la nevralgia post erpetica, che comporta un dolore severo e cronico che può durare per lungo tempo (anche anni) dopo la guarigione delle lesioni cutanee.
La campagna di vaccinazione nel 2018 è rivolta a 7785 donne e uomini di 65 anni, residenti in provincia di Modena, invitati tramite lettera a recarsi presso gli ambulatori vaccinazioni, ma il vaccino viene offerto gratuitamente anche alle persone di età superiore ai 50 anni affette da alcune patologie croniche (Diabete mellito, Patologia cardiovascolare, BPCO), a quelle destinate a terapia immunosoppressiva e a tutti i nati nel 1952.
“Raggiungere almeno il 20% della popolazione 65enne è il traguardo fissato a livello regionale per la campagna di quest’anno – chiarisce Giovanni Casaletti, direttore del Servizio Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena –, vale a dire per noi circa 1500 persone, e siamo a buon punto. Delle 82 sedute previste sui diversi Distretti ne abbiamo svolte 32, ma abbiamo già vaccinato 871 persone, il 56% del nostro obiettivo minimo. Invitiamo dunque i cittadini ad approfittare di questa opportunità a vantaggio della loro salute”.

Informazioni

L’Azienda USL di Modena ha reso disponibili sedute dedicate per poter accogliere tutti i 65enni destinatari della campagna, che prosegue fino alla fine di ottobre. Come indicato nella lettera inviata a casa, è possibile sia l’accesso diretto all’ambulatorio sia la prenotazione al numero verde 800.23.91.23 (prestazione IG317- Vaccinazione herpes zoster coorte 65 anni). Per ulteriori informazioni: infovaccinazioni@ausl.mo.it

Medical News

Influenza e morti, soprattutto tra i bambini. Secondo il bollettino settimanale Flunews, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), da settembre ad oggi, ben 11 bambini sotto i 14 anni, sono morti a causa del virus. Mentre considerando anche gli adulti, sono state ben 112 le persone decedute e 588 i casi gravi che hanno previsto il ricovero in terapia intensiva. Fra questi ci sono stati anche due donne in gravidanza decedute.
Sarebbero tutti casi evitabili attraverso la vaccinazione, secondo gli esperti dell’Iss, perché seppure il vaccino non sempre evita l’influenza, ne previene le forme più severe.
Diversamente dallo scorso anno, i livelli di mortalità negli ultrasessantacinquenni sono invece al di sotto dell’atteso. Sono però, precisano gli esperti, numeri sottostimati perché riguardano solo i casi in cui l’influenza è stata confermata da esame di laboratorio. Spesso sottovalutata, l’influenza uccide principalmente perché può provocare una polmonite virale primaria, quando il virus influenzale arriva direttamente ai polmoni e può essere letale, soprattutto per persone con condizioni di rischio preesistenti, come malattie cardiache e malattie respiratorie croniche. Ma può anche uccidere per le conseguenze che provoca, indebolendo l’organismo e rendendolo più esposto a infezioni batteriche, come la ‘classica’ polmonite da pneumococco.