Per correggere le cellule malate nell’occhio e non in provetta, Taglia-incolla Dna
La tecnica che Taglia-incolla Dna, la Crispr-Cas, è applicata per la prima volta all’interno del corpo umano. Applicata per modificare (in vivo e non in provetta) le cellule di una persona colpita da una rara forma di cecità ereditaria incurabile.
Il trattamento sarà testato su altri 17 pazienti nell’ambito della sperimentazione ‘Brilliance’. Sarà condotta all’Università dell’Oregon in collaborazione con l’azienda farmaceutica Allergan. Parteciperà anche la compagnia biotech Editas Medicine.
La terapia sperimentale consiste nell’iniettare nell’occhio un innocuo virus ‘fattorino’. Esso nel suo genoma trasporta tutto il necessario per produrre in loco le forbici molecolari ultra-precise della Crispr.
L’obiettivo è farle entrare in azione nelle cellule della retina sensibili alla luce (fotorecettori). Infine correggere la mutazione del gene CEP290. Luce che provoca una rara forma di distrofia chiamata amaurosi congenita di Leber (Acl).
Finora la terapia genica tradizionale prevedeva l’inserimento nella cellula malata di una copia corretta del gene. Questa procedura è impossibile nell’amaurosi congenita di Leber perché il gene CEP290 è troppo grande per poter essere veicolato da un vettore virale.
In passato un’altra tecnica di editing (quella della nucleasi a dita di zinco) è stata applicata direttamente nel corpo umano, per inserire una copia corretta del gene malato in un paziente colpito da una malattia metabolica (la sindrome di Hunter), ma l’intervento non aveva determinato alcun miglioramento dei sintomi.
L’idea di provare la Crispr nel corpo del paziente, e non sulle sue cellule coltivate in provetta per essere poi reinfuse, rappresenta un notevole cambio di passo nel campo dell’editing genetico.
Come spiega sul sito di Nature l’esperto Fyodor Urnov, dell’Università della California a Barkeley, è come paragonare “un volo spaziale a un normale volo in aereo: le sfide tecniche, e i rischi per la sicurezza, sono molto più grandi”.