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Training Sessuale Sofro-Fenomenologico (TSS) per il controllo dell’ eiaculazione (Fase pre-orgasmica)

Dott. Franco Avenia
Sessuologo, sociologo, sofro-fenomenologo
Presidente Associazione Italiana per la Ricerca in Sessuologia (AIRS)
Vicepresidente Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS)
Segretario generale Società Italiana di Chirurgia Genitale Maschile (S.I.C.GE.M.)
Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Sessuologi (ASI)

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Premessa

L’importanza assunta dal controllo dell’eiaculazione negli ultimi anni non è scaturita da una maggior attenzione al piacere, come alcuni sostengono, ma dalla necessità sociale di soddisfare sessualmente la partner. La rivoluzione sessuale, iniziata con Freud che individua la centralità della sessualità nelle dinamiche psichiche, ha portato progressivamente e legittimamente le donne a richiedere l’appagamento durante i rapporti sessuali. Un mutamento di ruolo che prevede, nell’universo femminile, il raggiungimento dell’orgasmo paritariamente ad i loro partner. Da qui, l’inizio della autoconsapevolezza maschile di dover avere tempi sufficienti d’interazione sessuale – ed in particolare di penetrazione – per consentire alla donna di raggiungere il proprio orgasmo, che mediamente ha un periodo più lungo di maturazione rispetto a quello degli uomini.
Si è scritto molto intorno a questo argomento: vediamo di fare un po’ di chiarezza – seppur schematicamente – e di proporre un modello risolutivo che possa contribuire a liberare gran parte degli uomini dall’angoscioso problema di prolungare i rapporti sessuali fino ad un soddisfacimento completo di entrambe i partner.

Breve glossario

Latenza (eiaculatoria): periodo che va dall’inizio del rapporto sessuale all’eiaculazione.
Urgenza eiaculatoria: momento in cui insorge irrefrenabilmente la necessità di eiaculare, senza più possibilità di controllo.
Controllo volontario (della fase pre-orgasmica): controllo volontario mediante il quale il soggetto è in grado di decidere il momento di eiaculare.

Definizioni classiche di eiaculazione precoce:

– Incapacità dell’uomo ad inibire l’eiaculazione abbastanza a lungo per consentire alla propria partner di raggiungere l’orgasmo nel 50% dei rapporti (Masters e Yohnson, 1970).
– Assenza di controllo volontario dell’eiaculazione (Helen S. Kaplan, 1974).
– Nel 1987, il DSM-III R, Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, la “bibbia” dell’Associazione Psichiatrica Americana (APA), definiva l’eiaculazione precoce: “Persistente o ricorrente eiaculazione con minima stimolazione sessuale prima, durante o subito dopo la penetrazione e prima che la persona lo desideri” (DSM-III R, 1987).
– Sempre l’APA, nel DSM 5 del 2013, definiva l’Eiaculazione Prematura (Precoce), – Premature (Early) Ejaculation (302.75) (F52.4): “Un modello persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali circa 1 minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri.
La scala di gravità dell’eiac. px, sempre secondo il DSM 5-2013, viene valutata in:
Lieve: l’eiaculazione si verifica in un tempo variabile tra circa 30 secondi e 1 minuto dalla penetrazione vaginale.
Moderato: l’eiaculazione si verifica entro circa 15-30 secondi dalla penetrazione vaginale.
Grave: l’eiaculazione si verifica prima dell’attività sessuale, all’inizio dell’attività sessuale o entro circa 15 secondi di penetrazione vaginale.

Nota.La scala d’entità dell’eiac. px, proposta nel DSM 5, è decisamente risibile. Distingue, infatti, tre gradi di gravità in base a 10/15 secondi in più o in meno, non tenendo conto che in un lasso di tempo così breve le variabili soggettive od oggettive che possono influenzare l’eiaculazione sono incalcolabili. In più, considera che l’eiaculazione che insorge incontrollabile dopo un (1) solo minuto non può rientrare più nella categoria della precocità, ma tracimare in quella della ‘normalità’.

Definizione attuale

Proponiamo, ora, una definizione attuale che concorda sostanzialmente con quella della Kaplan, ma cui aggiungiamo una chiosa che rende meno rigida e più realistica la categorizzazione:
“Si ha eiaculazione precoce quando vi è assenza di controllo volontario dell’eiaculazione, con tempo di latenza (vedi glossario) insufficiente al compimento di un rapporto sessuale appagante”.
Per rendere però più chiara questa definizione è necessario precisare che:
1- Pur non avendo un controllo volontario dell’eiaculazione, un soggetto può avere una latenza soddisfacente;
2- La latenza (anche se lunga, 20-30 minuti, ad esempio) non è mai però una garanzia. Infatti, un soggetto con una latenza soddisfacente può trovarsi in situazioni a forte contenuto emozionale o in un periodo di grande stress in cui vede azzerarsi completamente la latenza e s’imbatte improvvisamente nella condizione dell’eiaculazione precoce.
3- La latenza media della popolazione italiana è stimata tra i 5 ed i 15 minuti nel 50% della popolazione maschile.

Modalità di manifestazione dell’eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce può essere:
– primaria, cioè da quando è maturato lo sviluppo sessuale, o acquisita, ovvero dopo un periodo di funzione orgasmica del tutto normale
– elettiva, relativamente ad una sola persona, selettiva con certe categorie di persone (prostitute, partner autoritarie, partner estremamente esigenti, ecc.)
– situazionale, in una particolare situazione (rapporti frettolosi, esposti al rischio, senza privacy, ecc.), o generalizzata, sempre e comunque.

Nota. In questo lavoro vengono usati i due termini: eiaculazione ed orgasmo, come avessero lo stesso significato. Sono in effetti risposte psicofisiche differenti e indipendenti che possono verificarsi contemporaneamente o disgiunte, ma per semplificare e, poiché normalmente compaio insieme, si è deciso di renderle interscambiabili. Il significato prevalente è comunque quello dell’eiaculazione, cui, peraltro, fa riferimento in prevalenza la letteratura scientifica.

Va in ultimo notato che il mancato controllo volontario dell’eiaculazione – fatte escluse patologie organiche e/o psichiche – è con difficoltà inquadrato come patologia, poiché è questa una condizione naturale dell’uomo, consolidata dall’autoerotismo adolescenziale, quando l’orgasmo è l’obiettivo da raggiungere e prima ci si arriva, meglio è. Tale condizione, dunque, può essere superata con l’addestramento, più o meno come fa la mamma con il bambino, addestrandolo al controllo dell’urina.
L’assoluta ingestibilità dell’eiaculazione: a pene flaccido o all’atto della penetrazione o subito dopo l’introduzione del pene nel corpo altrui, se – come si è detto – si escludono patologie organiche e psichiche, può poi essere in alcuni casi compresa come risultato di forte stress momentaneo (ansia da insuccesso o da prestazione), oppure come un “modo d’essere” (che si accompagna spesso a voracità, frettolosità, comportamento ipercinetico, ecc site internet.) Anche in questi casi la risposta eiaculatoria può essere sottoposta al controllo della volontà attraverso l’addestramento.

Training Sessuale Sofro-fenomenologico (TSS), per il controllo della fase pre-orgasmica (eiaculazione)

Il Training Sessuale Sofro-fenomenologico, va subito chiarito, non è una terapia, ma un percorso attivo d’addestramento, volto all’abilitazione o alla ri-abilitazione del controllo dell’eiaculazione che non può essere inquadrata organicamente né psicologicamente. Pertanto, tutto il training non è sottoposto alle “leggi” della terapia, ma a quelle dell’apprendimento, poiché non ci si colloca in un “sistema di riferimento oggettivo, mecanomorfico” (organico o psichico) ma in una dimensione puramente soggettiva. Ciò che, infatti, si apprende all’inizio è un metodo personalizzato di rilassamento, ovvero una risposta rilassante che va a porsi come antagonista della risposta stressante, sempre causa o concausa della eiac. px.. Il percorso del training, composto di esercizi, è di facile comprensione e di altrettanto facile esecuzione. Gli esercizi sono semplici, pur producendo effetti mirati al raggiungimento di importanti obiettivi. Fin dal primo incontro, in tal modo, si sperimenta una completa distensione fisica e mentale che, con il procedere dell’allenamento, diviene permanente, costituendo la base della (ri)abilitazione.
Di conseguenza la prima fase del TSS è costituita da un metodo di rilassamento: il Rilassamento Sofro-guidato (RSg); seguita dall’iper-percezione e dalle tecniche di controllo dello stimolo eiaculatorio.

Il Rilassamento Sofro-guidato

Il rilassamento Sofro-guidato si distingue in passivo o involontario e attivo o volontario. Il primo, propedeutico al secondo, si raggiunge rallentando l’attività cerebrale per scendere dolcemente fino ai bordi del sonno (prima del sonno), il secondo stimolando direttamente i muscoli alla distensione. In entrambi, il rilassamento si estende dal corpo alla mente, divenendo un profondo rilassamento psico-fisico che si consegue con piena coscienza.

L’iper-percezione

L’iper-percezione prevede esercizi statici e dinamici che consentono lo sviluppo della capacità di raggiungere, in uno stato profondo di rilassamento psico-fisico, una percezione chiarissima del proprio corpo. Tale capacità è diretta verso gli organi genitali e le sensazioni fisiche che precedono e accompagnano l’attività sessuale. Si realizzano così delle focalizzazioni sensoriali (Focalizzazioni Sensoriali Genitali, FSG) che progressivamente conducono a conoscere con grande chiarezza i meccanismi che presiedono all’attività sessuale, permettendo di attuarne l’essenziale stimolazione e controllo.
Premesso che tutti gli esercizi si eseguono vestiti, senza manipolazioni, sdraiati ed immobili, sono chiamati statici quelli in cui la concentrazione mentale e la percezione fisica s’indirizzano verso punti fissi del corpo; al contrario, quelli in cui la concentrazione mentale e la percezione fisica scorrono lungo il corpo sono chiamati dinamici.

Le Tecniche di controllo dello stimolo eiaculatorio

Le tecniche principalmente utilizzate all’interno del Training Sessuale Sofro-fenomenologico, che consentono di spostare, durante il rapporto sessuale la percezione dall’area genitale a segmenti diversi del corpo, inibendo l’urgenza eiaculatoria (vedi glossario) sono: la distribuzione sensoriale, la dislocazione sensoriale e la frammentazione sensoriale.
La distribuzione sensoriale prevede la concentrazione della percezione psicofisica in ampie zone del corpo, a seconda delle posizioni sessuali, (ad esempio, la schiena); mentre la dislocazione sensoriale permette di concentrarsi percettivamente su piccoli segmenti del corpo (ad esempio, le mani o i piedi).
La frammentazione sensoriale, invece, scinde la percezione in piccolissimi punti (ad esempio una parte del braccio o della gamba di circa un cm). In tutti e tre i casi si ottiene uno spostamento della percezione capace di deviare le sensazioni fisiche che provengono dal pene verso zone ‘neutre’, rallentando l’urgenza eiaculatoria.
Utilizzate correttamente, le tecniche consentono a chi si è addestrato regolarmente di rallentare in 10-15 secondi l’urgenza eiaculatoria, durante il rapporto sessuale, fino a far scomparire lo stimolo dell’eiaculazione.

Svolgimento del training

Il Training Sessuale Sofro-fenomenologico (TSS) per il controllo della fase pre-orgasmica (eiaculazione) ha mediamente una cadenza settimanale, con sedute di 45 minuti. È necessario poi che il soggetto ripeta gli esercizi domiciliarmente almeno una volta al giorno, per 15-20 minuti, per il resto della settimana.

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