Nonostante l’ampia diffusione, questa patologia è ancora oggi sottostimata e parlarne è fonte di imbarazzo per migliaia di donne. Diversi i percorsi di cura al Policlinico di Milano: fra questi un trattamento senza farmaci basato sulla radiofrequenza.
Ha un’incidenza altissima, colpisce in Italia una donna su due dopo la menopausa e provoca sintomi come secchezza vaginale, prurito e dolore ai rapporti sessuali. E’ l’atrofia vulvo-vaginale (AVV), patologia che ha un forte impatto negativo sulla qualità di vita della donna. Una malattia che, nonostante l’ampia diffusione, è ancora oggi decisamente sottostimata: il coinvolgimento delle parti intime provoca spesso disagio e vergogna nelle donne, che tendono quindi a trascurare questa malattia, con inevitabili conseguenze sia di salute che sulla vita di coppia. I percorsi terapeutici per la sua cura sono diversi: dai lubrificanti vaginali alla terapia estrogenica locale, sino ad un nuovo trattamento senza farmaci basato su uno strumento a radiofrequenza utilizzato proprio al Policlinico di Milano.
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